Gravidanza in pandemia: decorso regolare e sostegno online
I bambini stanno bene, anche se concepiti in epoca di Coronavirus. Le regole di sicurezza di ospedale e sala parto, a prescindere dal colore dettato dai Dpcm
I bambini nati nelle ultime settimane sono stati concepiti in piena pandemia. “La buona notizia è che mamme e neonati stanno bene” assicura il professor Fabio Ghezzi, direttore della Rete integrata Materno-Infantile e dei reparti di Ginecologia e Ostetricia di Asst Sette Laghi spiegando come, dall’inizio di dicembre ad oggi, non si sia registrato alcun aumento delle complicanze né durante la gravidanza né durante il parto. “L’unico elemento di novità è che le donne in attesa sono sempre di meno“, afferma Ghezzi con riferimento a un’accelerazione prevedibile del calo della natalità.
Il coronavirus non sembra quindi interferire con il regolare decorso della gravidanza, neppure quando la madre è positiva al virus durante la gestazione o nel momento del parto. Al contrario la pandemia, e il grande clima di incertezza che ne deriva, sembrano avere forti ripercussioni sulla scelta di avere figli.
“Cerchiamo di essere il più vicino possibile alle mamme per sostenerle durante la gravidanza nonostante le restrizioni per il contenimento dei contagi – afferma Ghezzi – l’obiettivo è attivare dei corsi preparto online interattivi, con le stesse tecniche della telemedicina e per piccoli gruppi, ma intanto ha assumono maggiore importanza i colloqui individuali con le ostetriche e i video che continuiamo ad aggiornare e pubblicare sul sito e canali social di Asst Sette Laghi”.
INCONTRI CON LE OSTETRICHE
Nel terzo trimestre di gravidanza, attorno alla 36^ settimana, le donne con gravidanza fisiologica e a basso rischio di complicazioni, fanno un incontro personalizzato con le ostetriche: “Il bilancio di salute ostetrico“. Si tratta di un ambulatorio interamente gestito dalle ostetriche per una visita di controllo e per alcuni chiarimenti su parto e travaglio. Su come potrebbe iniziare il travaglio, sull’accesso alla sala parto, su cosa succede nell’eventualità che si passi il termine previsto per la nascita, o sul cordone ombelicale.
“L’ambulatorio era attivo anche prima che arrivasse il Coronavirus, ma ora ha assunto una rilevanza speciale che offre alle donne in attesa l’occasione per un confronto diretto con le ostetriche, per uno scambio di opinioni, per porre domande e ricevere risposte“, spiega Ghezzi.
I VIDEO
Sono oltre una dozzina i video dell’Asst Sette Laghi dedicati a gravidanza e puerperio, per accompagnare le donne alla nascita e nelle prime settimane di vita del bambino (tutti pubblicati sul sito dell’azienda a questo link).
Ci sono video dedicati alla salute delle mamme in attesa, dall’alimentazione all’igiene dentale “troppo spesso sottovalutata in gravidanza”, avverte Ghezzi. E poi video sul travaglio, sul parto, consigli su come affrontare le contrazioni, su quando è necessario andare in ospedale e su come gestire il dolore.
E poi video dedicati al puerperio, all’allattamento, alla sicurezza dei bambini in auto ma anche su come iniziare da subito a costruire una relazione con loro.
SICUREZZA IN OSPEDALE
Per garantire sicurezza a tutte le gestanti e al personale, in ogni punto nascita dell’Asst Sette Laghi (Del Ponte a Varese, Cittiglio e Tradate) percorsi e reparti sono stati praticamente sdoppiati, con sala parto, degenza e sala operatoria riservate ai covid positivi o sospetti covid (perché il travaglio è imprevedibile e può arrivare prima del risultato del tampone), e poi sala parto, operatoria e camere di degenza per gestanti con tampone negativo.
A prescindere dal “colore” assegnato alla Lombardia dai vari Dpcm il protocollo di sicurezza adottato dagli ospedali per il percorso nascita non cambia: i papà possono assistere al parto solo se la mamma è negativa al coronavirus (o quanto meno non sospetta) e poi, dopo la nascita del figlio, tornano a casa e rientrano in ospedale solo al momento delle dimissioni, per portare mamma e bambino a casa.
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