Dalla morte dell’ambasciatore saronnese ai teatri illuminati per protesta: il podcast di lunedì 22
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Il podcast quotidiano di VareseNews. Queste alcune delle notizie pubblicate il 22 febbraio.
Attentato in Congo, muore l’ambasciatore Luca Attanasio, originario di Limbiate
Bandiere a lutto nella sua città natale e messaggi di cordoglio da ogni parte per Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo morto insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci in seguito ad un attacco terroristico al convoglio ONU sul quale viaggiavano. 43 anni, nato a Saronno e cresciuto a Limbiate, Attanasio, era uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo. Dopo le esperienze in Svizzera, Marocco e Nigeria, era diventato capo missione a Kinshasa, in Congo. Padre di tre figli piccoli, insieme alla moglie Zakia Seddiki era impegnato nella solidarietà attraverso l’associazione Mama Sofia. Soltanto pochi mesi fa, a novembre, aveva ricevuto il Premio Nassirya per la Pace 2020, conferitogli dall’associazione culturale Elaia. Il sindaco di Limbiate Antonio Romeo lo ha ricordato esprimendo alla famiglia e ai cari di Luca profondo e sincero cordoglio. Messaggi sono giunti tra gli altri anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal premier Mario Draghi e dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Tornano a salire i ricoveri per covid a Varese
Tornano a salire i ricoveri per Covid nei due ospedali della Sette Laghi dedicati all’emergenza, il Circolo di varese e il Galmarini di Tradate. Sono in tutto 220 i pazienti, 4 in più della scorsa settimana. In crescita anche i letti di terapia intensiva occupati, da 19a 21 e così le Cpap da 11 a 18. Stabile la percentuale di accessi per covid in pronto soccorso. Che restano circa il 10% del totale. Dopo giorni senza casi, sono stati 7 i pazienti Covid nella giornata di lunedì anche al pronto soccorso di Busto Arsizio che ha ancora ricoverate 100 persone
“Teatri aperti”: si accendono i teatri in provincia
Sono diverse in provincia le strutture aderenti all’iniziativa “Teatri aperti” nella sera di lunedì 22, che vede chi dirige molti dei teatri italiani a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio. A Varese sono in tre i teatri ad accendersi nella serata: il teatro di Varese, il teatro Santuccio e il teatro Nuovo. A Gallarate si accenderà il teatro delle Arti. A Busto Arsizio sono accesi il Sociale, il Manzoni, il Lux, Spazio Teatro e Fratello Sole, a Saronno Il Giuditta Pasta, a Olgiate Olona il cinema Teatro Nuovo Area 101, mentre a Besozzo è aperto il teatro Duse e a Bisuschio il Teatro San Giorgio. Molti di loro apriranno le porte del foyer, nel pieno rispetto delle nome anti-Covid, per accogliere chi vorrà passare per un saluto e un sostegno
Regione Lombardia mette oltre 50 milioni di euro per comprare 286 autobus
Uno stanziamento di oltre 50 milioni di ero per cofinanziare l’acquisto di 286 nuovi autobus a basso impatto ambientale, da destinare al trasporto pubblico locale. E’ quello che con una deliberato Regione Lombardia, destinando i fondi alle Agenzie del Tpl. All’agenzia di trasporto pubblico locale di Como-Lecco-Varese andranno quasi 10 milioni di euro, per un totale di 69 nuovi autobus più ecosostenibili
Compie 35 anni il centro Gulliver
Sono passati trentacinque anni da quel 22 febbraio 1986 quando alcuni giovani ventenni si ritrovarono dal notaio insieme con don Michele Barban, Gianfranco Nicora, Renato Latini, allora segretario delle Acli, un dirigente dell’azienda Inda e alcuni volontari. Le energie per far nascere la cooperativa Gulliver furono frutto di diverse realtà. Nel frattempo la struttura ha accolto migliaia di ragazze e ragazzi e dato lavoro a centinaia di operatori: un centro che ha lavorato e lavora su tanti fronti e con una notevole attenzione allo sviluppo delle persone, anche con il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo presidente, Emilio Curtò
“Quel presepe è abusivo“, a Brezzo di Bedero è polemica per le capanne della natività
Il villaggio della natività di Brezzo di Bedero andrà abbattuto: è il frutto della segnalazione arrivata in Comune nei giorni scorsi da parte di un cittadino che si è rivolto all’ufficio tecnico del paesino sul Lago Maggiore per chiedere conto di quei manufatti dove da quarant’anni a questa parte viene allestito il presepe vivente. Le casette sono su di un terreno privato e l’attuale proprietà dopo le verifiche dell’ufficio tecnico ha optato per l’abbattimento. Una decisione che ha innescato proteste e dibattito nel paesino legato oramai alla tradizione natalizia a breve distanza dalla Canonica, luogo simbolo del paese. Il sindaco ha promesso che verrà trovata una soluzione per mantenere viva la tradizione.
Era questa l’ultima notizia del nostro podcast quotidiano che potete ascoltare sulle piattaforme:
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