Cgil Varese: “vicina al mondo dello sport”
Il 28 febbraio scadono i termini per la conversione in legge dei decreti Spadafora: l'auspicio di Cgil è vedere "il lavoro sportivo condotto all'interno della normativa sul lavoro"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviatoci da Cgil Varese
Il 28 febbraio scadono i termini per la conversione in legge dei decreti Spadafora che rappresentavano una vera e propria riforma dello sport nazionale.
Durante gli ultimi mesi di vita del secondo governo Conte, Cgil, Cisl e Uil, con le loro categorie di riferimento, hanno avuto audizioni con le commissioni parlamentari preposte alla materia per esprimere quelle che per noi sono condizioni irrinunciabili per la tutela di lavoratrici e lavoratori che con la loro attività quotidiana producono circa il 4% del Più nazionale.
La proposta di legge ha il pregio di dare una dignità, facendone emergere le professionalità, a lavoratori che svolgono compiti di utilità sociale imprescindibile e considerati finora quasi al pari di volontari ai quali dare un rimborso senza copertura contributiva e nella assoluta precarietà.
L’avvicendamento a livello governativo e la mancanza di un riferimento specifico alle deleghe, in assenza nel nuovo esecutivo di un Ministero preposto, contestualmente all’avvicinarsi delle scadenze formali per la conversione generano negli operatori e nelle organizzazioni sindacali che li rappresentano, non poche preoccupazioni.
Le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi, durante il discorso per la fiducia alla Camera dei Deputati, hanno lanciato un segnale preciso e confortante circa la volontà dello stesso di porre la giusta attenzione al settore; tuttavia la necessità di ricondurre il lavoro sportivo all’interno della normativa sul lavoro, mantenendone le peculiarità, impongono da parte sindacale il mantenimento di una soglia di attenzione alta. Per questo Slc e Nidil con le
OO.SS. di settore di riferimento hanno scritto al Presidente del Consiglio al fine di sollecitare particolare attenzione alla riforma del settore sportivo ed evitare che gli sforzi finora profusi vadano dispersi.
L’auspicio, a Varese come nel resto del Paese, è quello di non sprecare un’occasione così importante, proprio sul traguardo. Per concretizzare l’obiettivo le Organizzazioni sindacali di settore hanno organizzato un presidio regionale per giorno 25 p.v. presso la prefettura di Milano. SLC e NIDIL Varese sono a completa disposizione, sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in attesa ormai da molto tempo della riapertura degli impianti.
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