Comabbio racconta l’Armenia: al via il primo appuntamento
Un progetto ambizioso per conoscere meglio la storia, la cultura, l'arte e il territorio di questo paese da sempre "cerniera" tra Occidente e Oriente
Da un viaggio e un’amicizia nasce un progetto dal respiro internazionale per conoscere un paese lontano. Il 5 marzo comincerà “Comabbio racconta l’Armenia”: la rassegna organizzata dal Comune di Comabbio per divulgare la storia, la cultura e il territorio dell’Armenia con l’aiuto di esperti, accademici e studiosi. Tanti gli eventi tra concerti, conferenze, spettacoli teatrali e laboratori – sia online che in presenza – in programma da marzo fino alla fine di maggio.
«Tutto – racconta Giusy Tunici, promotrice dell’iniziativa – è cominciato da un mio primo viaggio in Armenia. È lì che è nato il mio affetto per questo paese e il suo popolo. Tornata a casa, nel settembre del 2020, ho iniziato a pensare a un evento dedicato all’Armenia, qualcosa di semplice, di tranquillo. A ottobre ho contattato la mia amica Shushan Martirosyan in Armenia, ma il progetto, intanto, aveva già destato l’interesse anche della biblioteca e dell’amministrazione comunale. Col tempo sono state molte le realtà di Comabbio e non che hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa, dando vita a un progetto dal respiro realmente internazionale».
Un progetto che ha però attraversato momenti anche molto difficili. «Quando Giusy mi ha contattata – ricorda Shushan Martirosyan – il mondo pareva trovarsi a un passo dalla fine». Tra il settembre e il novembre 2020, l’Armenia ha dovuto infatti affrontare la Guerra nell’Artsakh: un periodo di accesi scontri armati col vicino Azerbaigian per il controllo della regione del Nagorno Karabakh. Le ostilità sono terminate il 9 novembre con una tregua.
«”Comabbio racconta l’Armenia” – commenta il sindaco di Comabbio Marina Paola Rovelli – è un progetto ambizioso costruito giorno per giorno con uno scopo: conoscere. Conoscere ci permette di rispettare, e la voglia di confrontarsi con culture diverse ci rende non solo migliori, ma anche più liberi e indipendenti».
Gli eventi in calendario
La rassegna inizierà il 5 marzo con una serata online dedicata all’Armenia, alla sua storia, la sua lingua, la sua cultura e il suo territorio natura. Il secondo appuntamento sarà il 12 marzo con Marco Ruffilli per scoprire i khachkar: stele di pietra sulle quali è scolpita una croce insieme ad altri elementi simbolici. Si continuerà poi il 19 marzo con una conferenza dedicata alla ballata caucasica a cura della scrittrice Antonia Arslan. Il 26 marzo si stuzzicherà il palato con un incontro dedicato alla cucina rituale armena. Il 27 marzo si affronterà il tema del negazionismo turco riguardo il genocidio armeno insieme alla docente di filosofia Siobhan Nash-Marshall. Tutti gli eventi di marzo si terranno online e cominceranno alle 20.30.
La rassegna riprenderà il 9 aprile, con una conferenza a cura dell’architetto Paolo Arà Zarian sul restauro conservativo degli antichi dipinti murali del monastero di Dadivank. Il 16 aprile, Aldo Ferrari, docente del dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, affronterà la storia millenaria dell’armenia: dagli antichi regni, alla conversione al Cristianesimo, alla diaspora e ai rapporti con l’Impero Ottomano e la Russia. L’Armenia ha una lunga storia, ma è segnata anche da un presente tormentato: il giornalista Simone Zoppellaro il 23 aprile racconterà i nuovi drammi e le sfide che rischiano di mettere a repentaglio l’esistenza stessa di questo paese. Il 24 aprile l’appuntamento è con gli allievi del Conservatorio Puccini di Gallarate, che si esibiranno nei brani della musica colta armena. Il mese di aprile si concluderà venerdì 30 con una conferenza sui luoghi dell’Armenia a cura di Nadia Pasqual e Shushan Martirosyan. Tutti gli eventi di aprile si terranno online e cominceranno alle 20.30.
Il 9 maggio alle 20.30 Baykar Sivazliyan, dirigente politico della diaspora armena, e Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica di Armenia in Italia, discuteranno in un incontro online sulla posizione particolare che l’Armenia occupa nella sua regione: un popolo che da sempre ha svolto una funzione di “cerniera” tra Occidente e Oriente. Il 15 maggio si svolgerà un laboratorio sull’alfabeto armeno (sede e orari da definire). Lo stesso giorno alle 17.30 si terrà la Messa celebrata da mons. Levon arciv. Zekyan, subito seguita da una sua conferenza. Domenica 16 maggio si terranno due concerti, uno all’alba e uno al tramonto (sedi da definire). Sempre domenica verrà organizzata anche una conferenza in casa Fontana. Il 22 maggio alle 10.30 in casa Fontana si terrà un laboratorio di khachkar, mentre alle 21 la compagnia Campari Padoan interpreterà il la malinconia dell’esule armeno con lo spettacolo teatrale “Canta, gru, canta” (luogo da confermare). Il 23 maggio la rassegna si concluderà con un’ultima conferenza in casa Fontana e tavola rotonda di conclusione lavori (orari e sedi ancora da definire).
Il progetto include anche due eventi riservati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Il primo si terrà online il 30 marzo alle 9.30, il secondo – sempre online – si terrà il 22 aprile alle 9.30.
Il calendario con tutte le informazioni su eventi e relatori si può consultare sul sito comabbioraccontalarmenia.blog.
“Comabbio racconta l’armenia” è una rassegna organizzata dal Comune di Comabbio con il contributo della biblioteca comunale, la Parrocchia di Comabbio, l’associazione “Il borgo di Lucio Fontana“, Gli amici della santa collina, compagnia Campari Padoan; con il patrocinio di Unione armeni d’Italia e del Centro studi e documentazione della cultura armena e la collaborazione dell’Ufficio scolastico di Varese, Congregazione armena mechitarista e associazione Padus-Araxes.
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