Siamo una provincia “mediocre”, lo dice il ” Sole 24’ore”

Nella ventesima edizione della ricerca sulla qualità della vita, la nostra provincia si colloca esattamente a metà classifica. Eccellenze solo per infrastrutture e sanità

Giusto giusto a metà classifica. L’indagine sulla qualità della vita 2010 del "Sole 24’ore", la provincia di Varese si colloca al 53esimo, con un balzo in avanti di quattro posizioni rispetto allo scorso anno. 
Il quotidiano di Confindustria ha messo in fila le 107 province italiane in base a sei indicatori che ne indagano vari aspetti della vita sociale: tenore di vita, affari e lavoro, servizi salute e ambiente, popolazione, ordine pubblico e tempo libero sono i parametri indagati ognuno, a sua volta, scandagliato in base ad altre 6 categorie.
Il primato per questa ventesima indagine del "Sole24 ore" spetta a Bolzano che per un solo punto supera Trento confermando un trend decisamente positivo della regione autonoma. Fanalino di coda, Napoli, che strappa lo “scettro della peggiore” ad Agrigento, quest’anno collocata al novantottesimo posto. La classifica conferma un divario consistente tra nord e sud, con le sole Oristano e Siena a tenere alta la bandiera nelle prime dieci posizioni tutte nelle mani del Nord. In fondo sono Calabria e Sicilia a spartirsi lo scettro negativo, pur con Napoli a chiudere la classifica.

ma vediamo nel dettaglio la prestazione varesina.
È decisamente negativo il risultato varesino nel capitolo “Tenore di vita/ affari e lavoro”. Leggendo i parametri legati al tasso di crescita del Pil, ai depositi bancari, alla spesa media o ai costi delle abitazioni, la nostra provincia si colloca all’ottantesimo posto. I varesini, dunque, sono abbastanza preoccupati del futuro e temono ancora che l’inflazione renda difficile la vita. Un sentimento affine agli abitanti delle province di Enna e Sassari.  Va decisamente meglio sul fronte occupazionale: il territorio si pone al 25esimo. La crisi e la certezza del lavoro non sono tra gli incubi ricorrenti dei varesini che, anzi, presentano un tasso di occupazione giovanile e di protesti decisamente favorevoli, pur avendo grossi problemi tra gli imprenditori sia vecchi ( saldo tra chi apre e chi chiude pone Varese all’ottantaduesimo posto) sia aspiranti ( 99esimo posto per spirito d’iniziativa).

E se l’economia è oggi in chiaro scuro, il domani si preannuncia più roseo per i varesini che ottengono un primato in classifica sul fronte delle infrastrutture. La dotazione misurata dall’indice Tagliacarne, infatti, pone la nostra città al secondo posto dietro a Trieste.  Un dato positivo che contribuisce a costruire una posizione soddisfacente nella classifica dei “Servizi ambiente, salute e popolazione”. Il territorio si colloca al 19esimo posto, un punteggio di tutto riguardo che si spiega per il parametro decisamente positivo dell’emigrazione sanitaria (V provincia), ma anche con  quelli critici dello sbalzo climatico ( 80esimo posto) e dell’inquinamento (52esimo). Problematica, invece, è la situazione “demografica e anagrafica” varesina. Il 55esimo posto in classifica la dice lunga sulle nascite (31esimo)  ma anche sulla “tenuta” della famiglia (80esimo posto) e sul livello di istruzione globale dei suoi cittadini (71esima). Tra le persone va sfaldandosi la sicurezza per il futuro e per il miglioramento della qualità della vita. 
 
Quarantaquattresima posizione è quella ottenuta da Varese nel capitolo “ordine pubblico”. Un settore che vede la provincia fortemente esposta sia per quanto riguarda i furti in appartamento (quasi fanalino di coda al 104esimo posto globale) sia per gli episodi di microcriminalità (74esima posizione). Anche sul fronte delle estorsioni e inganni il territorio è nel mirino della delinquenza ( 54esimo e 56esimo posto). Ma in questo quadro, decisamente sconfortante, una buona notizia c’è: il trend dei delitti totali è in netta diminuzione, tanto che, nella proiezione futura, Varese si piazza al 23esimo posto. Un risultato davvero incoraggiante.
Il senso della sufficienza, però, ritorna se si guarda alla sezione “Tempo libero”. Tra strutture, sport e offerte di divertimenti l’organizzazione della città giardino e dei suoi dintorni viene considerata poco più che sufficiente: con il 44esimo posto, il territorio si arrangia senza guizzi di particolare creatività. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2010
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