A Laveno Mombello un progetto per realizzare gli orti urbani
Discusso anche nel consiglio comunale di giovedì 11 marzo, il progetto verrà realizzato nel prato di Via Spalato
A Laveno Mombello nasceranno gli orti urbani. Un prato non utilizzato e di proprietà dell’amministrazione comunale verrà presto trasformato per realizzare appezzamenti di terra, destinati alla coltivazione. L’area è quella di Via Spalato, dietro a piazza del Caroccio, a Mombello.
Il progetto è nato grazie alla collaborazione tra il Cast Ong di Laveno Mombello e l’Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia, realtà che hanno partecipato ad un bando di Fondazione Comunitaria del Varesotto ottenendo i fondi necessari. L’amministrazione comunale invece, ha messo a disposizione i terreni.
Questo permetterà di attuare un progetto che al momento prevede la realizzazione di 24 orti urbani, di sei metri per dieci ciascuno, ma se le richieste dovessero essere molte di più è possibile che gli spazi saranno rivisti per accontentare tutti, nel limite del possibile. Gli orti urbani, infatti, verranno assegnati tramite bando comunale e al momento si stanno ancora definendo i dettagli.
Il processo di realizzazione degli orti è nato tempo fa e non è ancora concluso. «Abbiamo fatto un appello tramite le pagine social del Cast di Laveno Mombello per coinvolgere i cittadini fin dalla fase di realizzazione del progetto – spiega la consigliera di maggioranza Paola Sacchiero -. Hanno risposto una ventina di persone che hanno messo a disposizione tempo e competenze per studiare al meglio come poter rigenerare l’area e come regolamentarla. Nascerà quindi un documento che traccerà il regolamento degli orti urbani e che poi verrà presentato in consiglio comunale».
Gli orti urbani intanto, sono stati oggetto di discussione nel consiglio comunale di ieri sera (giovedì 11 marzo). La maggioranza ha proposto la modifica della scheda del piano dei servizi del PGT (Piano di Governo del Territorio), integrandola con la previsione dell’installazione di orti urbani. Quell’area, infatti, è destinata all’edilizia di economia popolare: «Una destinazione d’uso che non viene eliminata», sottolinea il sindaco.
Durante il consiglio comunale di ieri sera, in particolare, si è discusso di come verrà trasformata l’area e con quali caratteristiche. Su domanda della minoranza, il sindaco ha sottolineato che nell’area non sarà possibile realizzare opere in cemento o murarie, ma verranno installate della casette di legno con appoggio a terra per il ricovero degli attrezzi. Inoltre, non sono previsti recinzioni e si pensa di delimitare i lotti di terra tramite picchetti di legno.
Oltre ad un aspetto pratico, i promotori dell’iniziativa sottolineano che gli orti urbani hanno anche una valenza sociale. «Sono un luogo di incontro e socialità che permette l’inclusione tra generazioni, oltre alla partecipazione degli alunni delle scuole con progetti specifici – spiega il sindaco -. Gli orti urbani permettono poi, la manutenzione di aree pubbliche e sono una opportunità per chi desidera un appezzamento di terra da coltivare». Ora, dunque, non resta che aspettare che il progetto si trasformi in realtà. Oltre agli aspetti burocratici, ci sono anche quelli pratici. I primi lavori nel prato verranno svolti dagli ospiti dell’Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia durante dei momenti formativi, appena le restrizioni antiCovid lo permetteranno.
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