I gestori di B&B scrivono al Governo: “Aiuti e ristori anche per noi”
Le associazioni firmatarie della petizione, tra le quali c'è anche l'Associazione B&B Varese, lamentano complessivamente un mancato incasso superiore ai 2 miliardi di euro
![bed & breakfast](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/06/bed-breakfast-548899.610x431.jpg)
L’intero settore extra alberghiero non imprenditoriale, circa 200.000 famiglie, lancia un appello al governo perché non venga ignorato lo stato di profonda crisi conseguente alla pandemia di Covid-19.
In rappresentanza del comparto 5000 gestori hanno inviato una petizione scritta ai Ministri Garavaglia, Gelmini, Bonetti e Franco, implorando i ristori economici dai quali sono stati finora tenuti fuori.
Le associazioni firmatarie della petizione, tra le quali c’è anche l’Associazione B&B Varese, lamentano complessivamente un mancato incasso superiore ai 2 miliardi di euro.
LA PETIZIONE
Egregio Ministro,
le strutture ricettive extralberghiere regolarmente riconosciute coprono il 55% delle camere dell’ospitalità Italiana.
Per la loro dimensione, localizzazione, stagionalità e soprattutto giro d’affari, la maggior parte delle strutture extralberghiere opera in forma non imprenditoriale, in linea con la legge dello Stato che disciplina le attività saltuarie e con le leggi regionali che molte volte obbligano tale forma.
Nonostante non siano imprese pagano tasse proporzionalmente superiori alle attività ricettive gestite in forma imprenditoriale (minimo il 23% sui redditi diversi), incluso un doppio canone Rai maggiorato, Siae, etc.
Sono strutture regolarmente censite; assolvono all’obbligo della segnalazione degli alloggiati alla Polizia; segnalano i flussi turistici alle Regioni e all’ISTAT.
Il settore extralberghiero è un pilastro dell’economia nazionale, che produce buona parte del PIL turistico attraendo milioni di nuovi viaggiatori, così come hanno fatto le compagnie aeree low cost, e generando di riflesso un’economia diffusa e capillare che arricchisce tutto il Paese.Per questi motivi, chiediamo:
o che i proprietari di strutture ricettive non imprenditoriali regolarmente censite possano accedere alle azioni di sostegno messe in opera da questo Governo;
o che qualsiasi investimento per il rilancio del settore turistico includa sempre anche le strutture ricettive non imprenditoriali e si eviti, da oggi e per il futuro, come è successo per il bonus vacanze, la loro incomprensibile e inescusabile esclusione.
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