Varese ha tre candidati sindaco: Azione manda in campo Carlo Alberto Coletto
Il nome del referente cittadino, fondatore della sezione varesina e ora candidato sindaco indipendente, è stato presentato nella sede varesina di Azione. Ospite speciale Matteo Richetti, fondatore del partito
Sarà Carlo Alberto Coletto, 59 anni, commercialista in Varese, a correre da candidato sindaco alle prossime elezioni per Varese in Azione.
Il nome del referente cittadino, fondatore della sezione varesina e ora candidato sindaco indipendente è stato presentato nella mattina del 9 aprile nella sede varesina di Azione, in via Carrobbio, alla presenza di Matteo Richetti, uno dei due leader fondatori della formazione nata con la sua uscita e quella di Carlo Calenda dal Pd.
«Accetto volentieri la richiesta che mi è stata fatta, perché vogliamo andare aldilà della politica, e amministrare la città come buoni imprenditori o padri di famiglia – ha spiegato Coletto – Noi qui siamo partiti in cinque un anno fa, il covid ci ha permesso di fare solo un paio di banchetti in città, ma ora i membri attivi sono 50, e la presenza giovane è molto significativa. Siamo molto soddisfatti per questo. Noi abbiamo una visione di città a lungo termine: stiamo disegnando la Varese del 2030. Vogliamo una città dei giardini, delle giovani famiglie, senza dimenticare gli anziani. Una città quindi che dia facile accesso ai servizi alla persona e sia sicura, oltre che turistica e di cultura».
Un ringraziamento commosso è arrivato dal candidato sindaco anche a Giancarlo Pignone «Che ha selezionato con cura le persone che hanno fatto partire quest’avventura, e senza cui non saremmo qua».
I DIVERSI LIVELLI DEL PARTITO AL FIANCO DI COLETTO PER UNA SFIDA “AL DI LA’ DEGLI SCHIERAMENTI”
Con lui, nella presentazione ufficiale, c’erano tutti i livelli organizzativi di Azione: quello provinciale, quello regionale e quello nazionale. «Varese manca totalmente di prospettiva – Ha spiegato Andrea Di Salvo, referente provinciale di Azione – Non può bastare l’ordinaria amministrazione o qualche grande opera a creare la crescita della città. Per questo abbiamo deciso di rappresentare una alternativa».
Coletto con Andrea Di Salvo e Matteo RichettiLa sua candidatura infatti vuole accendere i riflettori sull’obiettivo del Partito: che intende aggregare il mondo civico, quello non direttamente coinvolto nella vita della città, in una realtà che non ha paura a definirsi “partito” e che non vuole definirsi “terzo polo” ma alternativa reale, per il superamento delle logiche della vecchia politica.
«Varese ha davanti a se il destino di molte città medie d’Italia, di cui potrebbero diventare il motore: ma se la politica non mette in campo questa progettualità, diventano dormitori dei capoluoghi – ha sottolineato invece Matteo Richetti, fondatore del partito e membro del coordinamento nazionale – Noi mettiamo in campo questo progetto cosi presto perchè Varese deve essere ripensata: la politica oggi sta mettendo in campo troppa preoccupazione dei destini personali e troppo poca preoccupazione per i destini della città. Azione vuole partire con un grande movimento di aggregazione di quelle persone che oggi non sono coinvolte nella vita pubblica, perchè Varese può avere una grande opportunità alle prossime amministrative».
Il responsabile regionale di Azione, Nicolò Carretta, era invece in collegamento video: «Questa è una mattina carica ed emozionante – ha sottolineato – mettiamo un punto a qualcosa che si sta sViluppando da più di un anno. Noi che siamo qui ci siamo trovati attorno a una idea di politica e siamo partiti a livello provinciale, siamo cresciuti anche come partecipazione, e stiamo portando avanti da tempo un percorso che continua ad allargarsi. Azione si sta ponendo come realtà alternativa non come un puntiglio legato a schemi di vecchia politica, ma attraverso un percorso di partecipazione».
AZIONE E LA SFIDA DEL CIVISMO
Durante la presentazione del candidato sindaco, un’altra novità spiccava però al tavolo.
Quella di un importante e prestigioso “nuovo acquisto” del partito: Raffaella Demattè, da tanti anni riferimento in Pallacanestro Varese, che solo pochi mesi fa faceva parte dei fondatori de La Civica ed ora è referente tematico di Azione. «Sono originaria di Trento, dove lo spirito di’orgoglio per la propria città è forte – Ha spiegato- Sento per DNA il desiderio di occuparmi del bene collettivo, e ho trovato qui l’ambiente giusto per poter dare il mio contributo».
Raffaella Demattè sarà referente per Azione Varese del tavolo parità di Genere nelle prossime elezioni amministrative, cosi come Andrea Zanotti, che ha condiviso per un certo periodo la stessa (fugace) esperienza ma è stato uno dei primi fondatori della sezione varesina del partito, sarà referente del tavolo che si occupa del sociale.
Entrambi “civici”, hanno trovato nella formazione che non esita a definirsi partito “il posto giusto” per la loro attività politica: «Del resto, bisogna fare attenzione al civismo, che troppo spesso è piu autoreferenziale dei partiti, perché vuole solo portare avanti istanze personali – Ha ammonito Matteo Richetti – La contrapposizione tra civismo e partiti è un nonsense».
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