Di Bella di Anmil Varese: “E’ assurdo e inaccettabile morire ancora oggi sul lavoro.
Le dichiarazioni del Presidente terriroriale di ANMIL Varese Antonio Di Bella dopo la tragedia di questa mattina che ha scosso l’intero Paese oltre che la nostra provincia.

“Tragedie come quella di Cristian Martinelli ci scuotono nel profondo, ci fanno provare il dolore vigliacco e atroce, un dolore senza fine, che accomuna chi ha vissuto, come noi, sulla propria pelle il dramma di un incidente che non sarebbe dovuto mai accadere”, dichiara il Presidente terriroriale ANMIL di Varese Antonio Di Bella per la tragedia di questa mattina che ha scosso l’intero Paese oltre che la nostra provincia.
“E’ assurdo e inaccettabile morire ancora oggi sul lavoro. Svegliarsi per andare al lavoro, come tutti i giorni e poi non fare ritorno a casa dai propri cari, nel caso di Cristian dalla moglie Sara e dalle due figlie di 7 e 8 anni. Sono ormai circa 80 anni che l’ANMIL combatte quotidianamente e strenuamente per sensibilizzare chiunque (dai giovani, alle aziende, alle Istituzioni) verso la piaga infortunistica, per evitare che certe tragedie si ripetano continuamente, per stare vicino in tutti i modi alla categoria dei mutilati ed invalidi sul lavoro, alle vedove e agli orfani dei caduti sul lavoro. Ma quanto facciamo non è abbastanza e le tragedie di questi giorni lo stanno dimostrando”.
“Questo non significa arrendersi, significa però riscontrare ancora un vuoto di sicurezza che lascia esterrefatti. Significa, continua il Presidente Di Bella, una sofferenza senza fine alla quale non può certo fare da contraltare il silenzio assordante di chi deve dare delle risposte. E le deve dare subito. Per quanto ci riguarda non arretreremo di un millimetro e non avremo pace finché questi drammi non avranno fine”.
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