Bellanova: “Per il futuro di Malpensa necessario un piano d’area”
La viceministra alle infrastrutture e mobilità sostenibili è intervenuta al webinar promosso da Aime. “Quello di Varese è un territorio profondamente inserito in un tessuto di relazioni internazionale"
“Lo spostamento sul Pnrr di opere in fase di progettazione esecutiva o definitiva, dunque immediatamente cantierabili, consente di liberare risorse ordinarie che potranno ulteriormente essere destinate alla qualità territoriale, le infrastrutture, la mobilità. L’integrazione degli strumenti e delle risorse, insieme alla qualità e trasparenza dei processi attuativi, sarà sempre più la chiave di volta nel rilancio del Paese”.
Così la viceministra alle infrastrutture e mobilità sostenibili Teresa Bellanova ospite del webinar “Infrastrutture per la mobilità e per Malpensa: progetti e investimenti”, promosso e organizzato dall’Aime, Associazione Imprenditori Europei, di Varese, coordinato dal vicedirettore di VareseNews Michele Mancino, apertosi con i saluti del presidente Aime Giuseppe Albertini, e con la partecipazione della deputata Maria Chiara Gadda.
“Quello di Varese”, ha proseguito la Viceministra, “è un territorio profondamente inserito in un tessuto di relazioni internazionale. Un territorio forte di una posizione strategica per impresa e turismo, ponte tra Area metropolitana milanese, il Piemonte e la Svizzera. Direi che in questo caso l’identità territoriale diviene una punta di diamante in più, perché significa storia, competenze, qualità umane e professionali sedimentate nel tempo e che noi dobbiamo essere capaci di valorizzare come veri e propri snodi dello sviluppo. La qualità della nostra dorsale manifatturiera, di un tessuto produttivo come quello varesino, si nutre contemporaneamente di territorialità e di internazionalità. Connetterle nel modo giusto è la sfida che abbiamo dinanzi e che anche il PNRR, se sapremo attuarlo correttamente, ci aiuterà a vincere. E per questo servono infrastrutture efficienti e scambi intermodali per il trasporto di persone e merci”.
Quanto al futuro di Malpensa, ha proseguito Bellanova, “la proposta di Italia Viva è chiara: bisogna sbloccare le opere infrastrutturali necessarie al territorio e serve un Piano d’area. Che ragioni sulle infrastrutture di servizio all’aeroporto, metta al centro il rapporto con il territorio, valorizzi lo sviluppo delle attività e delle aziende all’interno del sedime senza penalizzare i comuni circostanti. La conferma di questa necessità e questa centralità viene proprio dalla rilevanza che il cargo ha assunto quest’anno per Sea, con una flessione del traffico, a fronte di quella passeggeri rilevantissima a causa della pandemia, del -7per cento nel 2020, mentre nei primi tre mesi del 2021, grazie anche alla nuova infrastruttura di DHL, già si registra il +31% rispetto al 2019.
Oltretutto da aprile e fino al prossimo 30 giugno i voli fra Malpensa e New York usufruiscono della sperimentazione “covid tested” per i passeggeri in arrivo dagli Stati Uniti e negativi al doppio tampone, a breve è prevista l’attivazione di un volo United Airlines, mentre dal 1° giugno anche Emirates riattiverà il collegamento con New York.
Tutti elementi che confermano la strategicità di questa infrastruttura e confermano appunto l’esigenza di una complessiva e integrata strategia che permetta a questo territorio di esplicare al meglio le sue potenzialità, il suo posizionamento competitivo, le sue relazioni, la sua attrattività”.
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