Brando il “Ghe Sem” della Schiranna: “Dopo un anno distanti, qui vince il senso di comunità”

Brando Casucci è vicepresidente della società dei Gorillas ed ha subito raccolto l'invito per il volontariato al centro vaccinale

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Dal primo giorno di apertura del centro vaccinale della Schiranna lo si trova al parcheggio. Dirige il traffico, anche intenso in alcuni momenti, per poi fermarsi accanto a una vettura e aiutare a scendere l’anziano in difficoltà. Subito dopo, è già pronto con una carrozzina per aiutare chi è infermo o semplicemente debole, o sta dando indicazioni a chi sembra disorientato.

La sua maglia rosa, caratteristica del gruppo di giovani “Ghe Sem”, è una nota di colore immancabile ogni martedì mattina. Con qualsiasi tempo, freddo, caldo, sole, pioggia, sotto il sole o in mezzo al nubifragio, Brando Casucci è sempre presente con la sua maglia rosa e lo sguardo attento.

«Sono vicepresidente della società Gorillas Varese – spiega Brando – quando si è presentata l’occasione di dare una mano in questa campagna vaccinale come società ci siamo fatti avanti. Io e tutti i giocatori. Ci siamo messi a disposizione».

Giocatore di football e personal trainer, nei mesi difficili di emergenza sanitaria, è stato costretto in casa come tutti: « Sono molto contento di essere un volontario perché, al di là dell’utilità del mio contributo, alla Schiranna si vive un “bagno di umanità”. Il distanziamento sociale è stato pesante per tutti. Qui si è immersi in  un’esperienza davvero corale, perché tutti arrivano con l’obiettivo di superare le difficoltà. I rapporti tornano ad avere la centralità: in quasi due mesi di volontariato, posso assicurare che ho ritrovato forte il senso di comunità che si è smarrito nell’ultimo anno».

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Aperto dal 3 aprile, nelle tensostrutture dell’Esercito sono inizialmente arrivati tanti anziani: «Era evidente la grande fragilità delle persone, spaventate da un anno davvero pesante e anche un po’ in ansia per il vaccino. Si affidavano a noi che li accoglievano e li accompagnavamo all’ingresso dove altri volontari della Protezione civile e di altre associazioni li sostenevano nel percorso fino all’ambulatorio del medico».

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Le maglie rosa dei “Ghe Sem” colorano la grande area del parcheggio, tanti giovani che non si tirano indietro per lasciare un segno tangibile in questa grande operazione di sanità pubblica: « La gratitudine è continua – commenta Brando – Sono davvero contenti di vedere tanti giovani darsi da fare per raggiungere un obiettivo corale. Sono grati che li accompagniamo e sosteniamo le loro fragilità. E per noi non può esserci risposta migliore al nostro impegno. Il turno non è proprio semplice: sei ore intense a correre e muoversi da una parte all’altra. Per me, comunque, è davvero una bella soddisfazione sia perché, causa pandemia, sono fermo e quindi ho una ragione importante per darmi da fare, l’altro perché vedo dai tanti ringraziamenti che il mio lavoro fa davvero la differenza. Sono un tassello di una macchina organizzativa ampia e complessa e il clima che si respira è positivo. In tutto il centro della Schiranna c’è un’energia tesa verso un futuro finalmente diverso».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Maggio 2021
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