Giro d’Italia: Yates stacca tutti all’Alpe Mera ma Bernal regge l’urto
L'inglese vince la terz'ultima tappa e sembra l'unico a poter ribaltare l'esito nella tappa di sabato a Madesimo. Covi ancora brillante: è 13° subito dopo i big
A due giorni dalla fine, il Giro è un po’ più aperto: per la seconda volta consecutiva – parliamo di tappe di montagna – la maglia rosa Bernal viene battuto da Yates, pur mantenendo un discreto vantaggio nella classifica generale. All’Alpe di Mera, in Valsesia, il britannico però non si accontenta di staccare la maglia rosa e va a prendersi una vittoria prestigiosa e solitaria.
Il corridore della BikeExchange dimostra grande condizione, intelligenza tattica ma pure coraggio anche se stasera rimane terzo in classifica: tra lui e Bernal rimane il solito, combattivo Damiano Caruso: il siciliano non ha lo scatto per guadagnare sui rivali (almeno, non lo ha mostrato) ma ha il diesel per ridurre al minimo le perdite, tanto da rientrare anche sul colombiano negli ultimi metri della tappa. A proposito di Bernal, dopo la cotta a Sega di Ala questa volta il leader della corsa ha giocato a scacchi: quando Yates e gli altri si sono mossi è rimasto con Castroviejo e Martinez, è rientrato grazie al primo e si è rilanciato con il secondo. Tattica impeccabile, anche se nell’ultimo chilometro non ne aveva più.
Yates quindi rimane l’opzione principale per riuscire a ribaltare il Giro nelle ultime due tappe; a questo punto però, dovrà attaccare anche domani – sabato 29 – nella tappa che arriverà all’Alpe Motta, sopra Madesimo, ultima montagna rosa del 2021. Vedremo se il suo motto sarà “o la va o la spacca”, oppure se l’inglese in qualche maniera si accontenterà. Insomma, qualche bella speranza il corridore del team australiano (che ha sede a Brunello, non dimentichiamolo), la coltiva ancora.
L’altro eroe di giornata è Joao Almeida, portoghese che intitolerà il suo riassunto del Giro “Maledetto il giorno che ti ho aiutato”. Se la sua Decenunick-Quick Step non lo avesse attardato per aiutare Remco Evenepoel nella prima parte del Giro, Almeida sarebbe stabilmente tra i primi cinque invece di essere costretto a faticare per inseguire Yates senza riuscire a vincere la tappa. Bravo lo stesso. E di nuovo bravo ad Alessandro Covi: sulle strade amiche il ragazzo di Taino chiude al 13° posto, subito alle spalle dei big.
La tappa dell’Alpe Mera ha confermato che certe salite sono fatte solo per chi vale l’alta classifica: tra i primi dieci arrivati il solo Bowman non è nella top ten della generale: l’unico assente è invece Carthy, comunque 11°. E se i migliori vanno così, non c’è spazio per gli altri: se ne sono accorti i cinque fuggitivi di giornata che sono stati tenuti nel mirino e poi ripresi quando è iniziata per davvero l’ultima salita. Nel quintetto anche un Eolo-Kometa, il britannico Mark Christian, quello che forse si era visto meno tra gli azzurro-verdi di Basso e Contador. Christian è stato l’ultimo ad arrendersi e ha provato a rilanciare poco prima del ricongiungimento, ma dietro arrivavano come treni e la sua azione si è esaurita lì. Fortunato si è invece classificato 19° mentre Ravasi è arrivato di nuovo lontano.
Domani, sabato, si riparte da Verbania e il Lago Maggiore cullerà per qualche chilometro i corridori che sconfineranno in Svizzera e poi sfideranno due passi tanto cari a chi abita dalle nostre parti, San Bernardino e Spluga. Rientrati in Italia, i girini scenderanno a Campodolcino per risalire da Isola, Pianazzo e Madesimo. Fino all’ultimo sforzo, verso l’Alpe Motta sotto gli occhi della Madonna d’Europa.
Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r-Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 2’29”; 3) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 2’49”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 6’11”; 5) Hugh Carty (Gbr – EF) a 7’10”; 6) Bardet a 7’32”; 7) Martinez a 7’42”, 8) Almeida a 8’26”; 9) Foss a 10’19”; 10) Martin a 13’55”.
SPECIALE GIRO D’ITALIA
In collaborazione con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo
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