Il Padel infiamma il consiglio comunale di Varese

Non sono nemmeno iniziate le discussioni sui punti all’ordine del giorno infatti che l’attività sportiva oggi di moda, che necessita di campi simil a quelli da tennis, era già oggetto di dichiarazioni e interrogazioni dei consiglieri comunali

padel

Il Padel ha infiammato fin dalle sue prima battute il consiglio comunale di Varese, nella sua seduta del 29 giugno.

Non era nemmeno iniziata infatti la discussione sui punti all’ordine del giorno, che questa nuova attività sportiva, oggi molto di moda, era già oggetto di dichiarazioni e interrogazioni dei consiglieri comunali riuniti nel primo consiglio comunale in presenza del 2021.

In particolare, ne hanno parlato Elena Baratelli (Varese2.0) e Piero Galparoli (Forza Italia)

Baratelli ha denunciato come «Improvvisamente il problema dei campi di padel è diventato irrinunciabile – ha spiegato – In un ostro comunicato l’abbiamo già definito “padel mania”: si fanno campi di padel sul tetto del palaghiaccio, nello stesso momento in cui si spiega che non si può fare la piscina, si propongo all’Antistadio, in un progetto appena saltato perchè mancano le garanzie, si propone anche a Lissago dove un progetto prevede dei campi di padel e una palestra, che mette a rischio la quiete della frazione. C’è già stata un’alzata di scudi in questo senso, ma la risposta del Comune è stata che non può fare nulla perchè il pgt lo consente. Una risposta che siamo stachi di sentire. In questi casi si può fare qualcosa».

Dopo di lei ha parlato Piero Galparoli, che ha ricordato di avere sentito anche il sindaco «Riguardo questa nuova attività dove oggi c’è il campo da calcio. sono stato contattato da diversi residenti preoccupati: chiedo all’amministrazione di ascoltare i residenti» in una nota arrivata subito dopo, Galparoli precisa: «La mania padel ha colpito, è proprio il caso di dire, Varese. Sono previsti più progetti per il padel che per la manutenzione strade. Nulla contro questo sport ma ben tre aree sono oggi oggetto di interesse da parte di investimenti privati (pala ghiaccio, antistadio e Lissago). Diversi cittadini di Lissago mi hanno contattato per far sentire la loro voce visto che l’amministratrice non da loro ascolto. Si stanno organizzando in comitato per far valere le loro ragioni (in particolare relativamente ad ambiente e mobilità) e per poter interloquire con una amministrazione ad oggi totalmente assente. Chiedo al sindaco di farsi parte attiva nei confronti dei cittadini di Lissago e di ascoltare le loro ragioni».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Giugno 2021
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