Stop della Soprintendenza ai lavori dell’ex Aermacchi, Tigros: “Si rischia di buttare due anni di lavoro e ricominciare”
Il comunicato della società che ha presentato - attraverso la propria controllata S.A.M. 2020 - un progetto di riqualificazione e sviluppo dell'area di Varese
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Tigros S.p.A. riguardo alla decisione della Soprintendenza di avviare un procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale e storico di alcuni edifici dell’area ex AerMacchi.
Tigros S.p.A. prende atto della decisione comunicata dalla Soprintendenza di avviare il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale e storico di alcuni edifici dell’area ex AerMacchi, per la quale la stessa società ha presentato – attraverso la propria controllata S.A.M. 2020 – un progetto di riqualificazione e sviluppo.
Premesso che la Società confida in un dialogo costruttivo con la Soprintendenza e non vuole entrare in questioni di merito, che verranno debitamente trattate nelle sedi adeguate, c’è grande stupore rispetto ai tempi con cui questa manifestazione di interesse storico-culturale sia emersa.
Né in fase di acquisto da asta pubblica avvenuta nel 2019, né in fase di definizione del PGT di Varese in vigore da oltre 6 anni, né nei precedenti strumenti urbanistici è stato mai sollevato alcun interesse di ordine storico- architettonico o storico-relazionale, nonostante l’intero impianto normativo sia stato ben valutato da tutta la comunità varesina oltre che dagli enti competenti (Regione, Provincia etc).
L’unico interesse pubblico evidenziato sin qui è stato quello ambientale, riferito alla bonifica dell’area e della sua riqualificazione.
Dopo aver lavorato oltre 2 anni e aver sostenuto ingenti investimenti in acquisto dell’area e in progettazione, ci troviamo in condizione di dover sospendere i lavori di bonifica dell’amianto già iniziati al mese di Giugno e, qualora il vincolo dovesse essere apposto così come comunicato, di buttar via tutto e dover ricominciare da capo (o lasciare tutto com’è stato per oltre trent’anni).
Queste ultime ipotesi sono assolutamente da evitare per poter salvaguardare la credibilità della Pubblica Amministrazione, ( il Comune di Varese che aveva già approvato un documento negoziale sul progetto presentato e i cui Uffici tanto hanno lavorato per poterlo verificare ed approvare), ma soprattutto un progetto importante per la comunità ed il suo territorio.
Rimane il grande dispiacere di dover constatare che un privato non è in grado di operare in un quadro normativo che possa dare certezza dei vincoli a cui si è sottoposti, dei tempi e dei costi.
Tale situazione, si comprenderà, disincentiva non solo gli investimenti di riqualificazione, ma anche lo spirito imprenditoriale.
Tigros. S.p.A.
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Ricapitolando: per 30 anni la Soprintendenza non ha battuto ciglio sulle rovine fortemente inquinanti del sito in disfacimento. Lo stesso dicasi per l’amministrazione leghista che per 20 anni ha gestito il Comune. Ora, c’è un progetto che finalmente ridà luce, spazio e vita ad attività che i varesini aspettando da molti anni ( piscina olimpionica, palazzetto sport, etc) e la Soprintendenza stoppa tutto con giustificazioni francamente risibili. E’ proprio vero: siamo un Paese senza speranza di futuro, proiettato sul passato, non v’è scampo al declino irreversibile. Poi, retoricamente e ipocritamente ci si domanda perchè i giovani (soprattutto laureati) scappino…Da ultimo: interessante anche la querelle politica, dove l’ex candidato Sindaco viene boicottato dai propri (presunti) supporters…
Mi sento di sostenere tale decisione della Sopraintendenza. Bravi. Avete colto il fascino dei muri scrostati, l’atmosfera ovattata dei pezzi di eternit che cadono, il calore della sporcizia accumulata dove la porta il profumo di libertà del vento, la quiete del percolamento dei pluviali…
Già vedo frotte di turisti stranieri che dopo una notte al Palace scendono a visitare questa perla di archeologia industriale.
Perla…. cambi una vocale e cambia lo scenario.
Come non dare ragione alla Tigros visto che la Sovraintendenza si è “svegliata” solo ora che sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area. Che almeno si diano da fare stabilimento in breve tempo cosa e perché deve essere salvato dell’ex Aermacchi. Non è possibile che ci sia sempre qualcuno a mettere i bastoni tra le ruote quando ci sono di mezzo lavori, come in questo caso, migliorativi rispetto a situazioni di degrado.