A caccia di mammut sul Lago di Varese, Cazzago Brabbia si tuffa nella preistoria
Si è svolta nello scorso week end la dodicesima edizione dei campionati europei di tiro per armi da caccia preistoriche
Diciamolo chiaro: siamo lontani mille e mille anni (non luce) da quello che accadeva ai nostri antenati quando andavano a caccia. Un conto è trovarsi di fronte un mammut dipinto su un foglio, un conto è trovarselo davanti in carne e ossa. Ma l’abilità dei “moderni” arcieri preistorici, ci si perdoni il bisticcio di parole, è quella di riuscire a mirare e colpire finti animali con arco e frecce e propulsore, non proprio armi di precisione.
Quella che si è tenuta nello scorso week end a Cazzago Brabbia è stata una sfida davvero curiosa: il “chiampionnat d’Europa de tir aux armes préhistorique”, campionato europeo di tiro per armi da caccia preistoriche. Tre le categorie: uomini, donne e bambini. L’evento era promosso dalla Insubria Antiqua, associazione – capeggiata da Cristiano Brandolini – che si diletta con “l’archeologia, la sperimentazione e la ricostruzione storica”, fabbricando anche oggetti di vita quotidiana delle diverse epoche, dalla preistoria ai celti, ai longobardi. (qui la pagina facebook )
Cazzago Brabbia non poteva essere luogo migliore per ospitare una competizione di questo tipo: la zona immersa nell’area boschiva sulla costa del Lago di Varese, è celebre per i suoi siti palafitticoli, patrimonio dell’ Unesco. A premiare i partecipanti il sindaco di Cazzago Brabbia Emilio Magni che si è anche cimentato con la caccia agli antilopi preistorici, munito solo di arco e frecce.
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