In manette l’aggressore del senza tetto a Varese, 35enne accusato di tentato omicidio
L'autore del violentissimo pestaggio sarebbe un altro disperato con problemi psichiatrici e di dipendenza. Poche ore prima del pestaggio, la vittima era stata anche derubata da un terzo senza tetto
Dopo qualche giorno di indagini serrate la Polizia di Stato di Varese ha individuato e arrestato l’uomo che mercoledì scorso, attorno alle 3.30 del mattino, ha ridotto in fin di vita un 56enne senza tetto di origini bosniache, sotto i portici di piazzale Trento e Trieste a Varese. L’esecuzione del provvedimento di fermo, emesso dal sostituto procuratore varesino Dalla Palma, è stato eseguito nella serata di venerdì.
Senza tetto picchiato a sangue nella notte a Varese, è in gravi condizioni
L’autore è stato individuato in C.M., italiano 35 enne residente in provincia di Varese, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione ed in materia di stupefacenti. L’uomo sarebbe affetto da malattia psichiatrica e risulta essere un abituale assuntore di sostanze stupefacenti e dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. La vittima, bosniaco 56enne anch’esso pluripregiudicato, si trova ricoverata in rianimazione in attesa di essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico poichè ha riportato numerose fratture alla testa.
Dalla ricostruzione effettuata dalla Squadra Mobile della Questura di Varese, coordinata dalla locale Procura, è emerso che la vittima, che da alcuni mesi vive su un camper a Varese unitamente alla moglie e a uno dei figli, è solito chiedere l’elemosina nei pressi di dove è stato aggredito. Quella notte ha trascorso del tempo unitamente all’arrestato, finchè i due hanno verosimilmente litigato per ignoti motivi e il clochard è stato colpito alla testa da diversi colpi sferrati da C.M. utilizzando la stessa stampella che aveva in uso la vittima.
Quest’ultimo, tra l’altro, mentre si trovava già sotto i portici, era stato derubato dei suoi effetti personali da parte di un terzo soggetto, che questo Ufficio ha potuto identificare in J. L. – 27enne marocchino pluripregiudicato, in Italia senza fissa dimora, tossicodipendente e alcolizzato – che gli aveva sottratto ciò di cui la vittima era in possesso, probabilmente approfittando di un momento in cui stava dormendo.
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