A Porto Ceresio Jenny Santi chiede un confronto pubblico fra i tre candidati, ma incassa un no e un “ni”
Nel piccolo comune in riva al Ceresio tre posizioni diverse rispetto all'ipotesi di un confronto pubblico fra i candidati sindaco
A Porto Ceresio, dove per le elezioni amministrative sono scese in campo tre liste e dove i veleni lasciati dalla traumatica caduta della Giunta stanno caratterizzando la campagna elettorale, Jenny Santi, ex sindaco e oggi candidata per la lista “Porto nel cuore”, propone che ogni dubbio e incertezza siano chiariti in un confronto pubblico fra i tre candidati.
«Giunti ormai a pochi giorni dalle prossime elezioni amministrative, ritengo sia un dovere confrontarci pubblicamente e con trasparenza su temi mai concretamente approfonditi che stanno creando un clima di incertezza da parte di molti cittadini – spiega Jenny Santi – Cittadini che dovrebbero invece essere messi in grado di conoscere la realtà di un mandato a cui avevano dato fiducia nel 2016 per poter scegliere poi più consapevolmente tra i candidati che si propongono per realizzare un nuovo programma per Porto Ceresio».
Una proposta che però incassa un no, da parte del candidato sindaco di Porto Ceresio On, Marco Prestifilippo, e un “ni” dal candidato di Comunità attiva Virgilio Benzi, che sarebbe disponibile al confronto ma non sui temi che interessano l’ex sindaco.
«Abbiamo già detto che non riteniamo utile un confronto che in questo momento rischia di diventare uno show televisivo volto al passato e che vogliamo invece concentrarci sul programma delle cose da fare per Porto Ceresio – dice Prestifilippo – Stiamo investendo moltissime energie per incontrare le persone e spiegare loro un programma che è stato costruito con tanto tempo e passione e che disegna la Porto Ceresio del futuro. Mi sembra che questo sia più importante di qualsiasi polemica, e non ci interessa screditare le altre due liste. Vogliamo che i cittadini scelgano sulla base delle nostre proposte e dunque è su quello che stiamo concentrando ogni sforzo».
Sarebbe invece disponibile Virgilio Benzi, che però vede dei rischi in un confronto pubblico: «Bisogna stabilire le regole, quali sono i temi, non si può andare a ruota libera. Disponibili ma se il tema è quello del commissariamento, noi che cosa possiamo dire dal momento che non eravamo coinvolti nell’amministrazione? Se vogliamo parlare di programmi va bene ma non di commissariamento, anche perché non so quanto può essere interessante parlare della posizione degli uni o degli altri, anche perché nessuno può portare degli atti ufficiali in un incontro pubblico, a meno che non si sia già preparato. Anche per i cittadini credo sia più importante parlare di programma che di quello che è successo più di un anno fa».
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