L’ospedale unico torna in consiglio comunale, Cassani: “Nessun timore di Regione Lombardia”
"Invito l’assessore Moratti a valutare gli esiti della riunione tenutasi in quest’aula", ha affermato il sindaco Cassani durante il primo consiglio di Gallarate dopo le elezioni, mentre ha toccato il tema dell'ospedale
«É necessaria una nuova struttura ma che essa sia adeguata, raggiungibile con una viabilità alternativa all’attuale, che nelle more della costruzione non si depotenzi il Sant’Antonio Abate e che venga chiarita la volontà destino delle parti che rimarranno inutilizzate del nostro ospedale»: nel discorso durante il consiglio comunale di Gallarate, avvenuto ieri sera, lunedì 25 ottobre, il sindaco Andrea Cassani si è soffermato sull’ospedale unico Busto Arsizio – Gallarate.
«I cittadini votandoci hanno anche condiviso la posizione di buon senso che stiamo portando su questo punto. Infatti, prima che si provasse a fare disinformazione elettorale, avevamo già reso nota la nostra idea che poi coincide pressoché con la posizione di tutti coloro che hanno partecipato a quella commissione congiunta», ha continuato.
A Gallarate si insedia il consiglio comunale di Cassani bis, tra bon ton e qualche schermaglia
“Non temiamo Regione Lombardia”
Non sono mancate frecciatine a Regione Lombardia e all’assessora al Welfare Letizia Moratti che, a quattro settimane dalle elezioni ospite del Rotary di Castellanza, aveva affermato: «Noi siamo pronti e stiamo attendendo le decisioni dei sindaci: in funzione delle loro decisioni prenderemo poi le iniziative».
«Non pensiate che abbia timore di Regione Lombardia – ha affermato con convinzione – o che politicamente qualcuno ci possa imporre qualcosa da Milano. Anzi, Regione Lombardia farebbe bene a presentarsi con funzionari adeguati alle riunioni e non con persone che non sono state in grado di fornire risposte adeguate alle legittime e ovvie richieste dei rappresentanti territoriali. Quindi chiedo che tutti i nostri rappresentanti politici regionali ci dicano se loro hanno intenzione di progettare un nuovo ospedale o se stanno facendo finta. Ci siamo lasciati con delle richieste precise, a cui dovevano dare delle risposte. Anziché darci risposte, ci tocca leggere che l’assessore regionale sta aspettando una risposta da noi. Invito l’assessore Moratti a valutare gli esiti della riunione tenutasi in quest’aula e se ritiene di voler venire, le spiegheremo personalmente cosa stiamo attendendo da Regione Lombardia prima dare il nostro assenso alla richiesta regionale».
Si tornerà al lavoro sul tema ospedale già nelle prossime settimane.
Silvestrini: “Dovete prendere una posizione chiara”
Sempre sull’ospedale, nel suo lungo discorso Margherita Silvestrini ha tuonato: «Le elezioni sono il passato. Ora dovete prendere una posizione chiara: entrate in partita e non lasciate la decisione agli altri; tenete fermo il principio del diritto alla salute dei gallaratesi». Già nei giorni scorsi era tornata sul tema dell’ospedale penalizzato a seguito dello spostamento degli anestesisti da Gallarate a Busto.
Gli anestesisti di Gallarate spostati a Busto. “Ospedale sempre più penalizzato”
La consigliera dem ha poi denunciato il depotenziamento dell’ospedale, insieme all’indebolimento dei reparti e dei servizi: «L’amministrazione intervenga presso Regione Lombardia per ottenere il ripristino di ciò che funzionava e per chiedere certezze sulla risoluzione delle criticità che rendono difficile l’operatività del Sant’Antonio Abate». Ha concluso chiedendo di convocare al più presto la commissione sanità: «Il territorio deve essere coinvolto anche nelle scelte anche di natura sanitaria».
Sempre dai banchi della minoranza, Massimo Gnocchi (Obiettivo Comune Gallarate) ha ricostruito la proposta del referendum avanzata nel 2017 proprio dal suo gruppo (al tempo costituito da liberi cittadini, poi confluiti in Ocg): «Avevamo chiesto come cittadini comuni un referendum consultivo», in modo da avviare un serio e doveroso dibattito sul tema della sanità territoriale.
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