Forza Italia ricorda Ennio Doris
Il ricordo del fondatore di Banca Mediolanum
Il ricordo del fondatore di Banca Mediolanum
Con Ennio Doris scompare un leader naturale, un formidabile comunicatore, un innovatore geniale.
L’uomo che dal nulla ha creato un’impresa finanziaria di primaria importanza come Banca Mediolanum così scriveva due anni fa all’inizio della pandemia. «Sarà la crisi più profonda del dopoguerra. I governi devono lavorare puntando sulla durata più breve possibile o le imprese andranno in asfissia, come un sub». L’analisi di Doris non si fermava mai al puro esercizio dei fattori di razionalità. Accompagnava sempre le parole con il sorriso e con una sorgiva bonomìa veneta intrisa di cattolicesimo buono e non formalista. Altro tratto distintivo del fondatore di Mediolanum era l’umiltà: pur divenuto uno degli uomini più ricchi e potenti d’Italia, non era infrequente vederlo conversare con la gente mentre sorseggiava la sua “ombra” al bar di Tombolo, il piccolo paese in provincia di Padova dov’era nato. «Resto ottimista – proseguiva Doris – e scommetto sul fatto che le fabbriche riprenderanno a pieno regime, come sta accadendo in Cina, con il seguito di un formidabile rimbalzo della produzione e dei consumi, e a seguire dei valori finanziari».
Guardando ai dati della ripresa economica in atto (+ 6,3% il PIL a fine anno) non si può non dargli ancora una volta ragione. Che “visionario” fosse, lo avvertì immediatamente anche Silvio Berlusconi. Mille volte Doris ha narrato le circostanze del loro incontro, al limite dell’incredibile. Ennio aveva realizzato la propria carriera dapprima da impiegato in Antonveneta, poi in Fideuram e Ras. Ma che potesse colpire il già affermato Berlusconi, semplicemente incontrandolo a Portofino e illustrandogli passeggiando in piazzetta la sua rivoluzionaria idea, vale a dire il modello di una banca virtuale senza sportelli poi da tanti emulato, sembrava davvero impossibile. E invece Silvio restò affascinato da Ennio e ne divenne stabile compagno di strada. Per la precisione, occorre dire che Ennio è stato l’unico socio alla pari di Silvio. Neppure Fedele Confalonieri ha mai goduto dell’autonomia strategica e operativa di Doris.
Certamente il gesto che fecero Doris e Berlusconi nel 2008 rimborsando di tasca loro 110 milioni di euro persi dagli investitori Mediolanum nel crack Leman Brothers resterà nei libri di storia dell’economia. Un unicum nella finanza mondiale che permise a Mediolanum di non perdere neppure un cliente e di consolidare il rapporto di fiducia tra banca e clientela in un momento in cui la fiducia difettava assai in particolare verso il sistema del credito e gli intermediari finanziari.
Forza Italia è orgogliosa di rappresentare i ceti medi produttivi del paese e quella cultura cattolica e popolare che in Ennio Doris hanno avuto un rappresentante di altissimo profilo.
Forza Italia
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