La Collegiata di Castiglione Olona, da 600 anni scrigno di fede, arte e bellezza
Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2025, la Collegiata sarà al centro di iniziative culturali, manifestazioni ed eventi che celebreranno i suoi 600 anni di storia
(foto di Marco Revrenna) – Seicento anni fa iniziava il cammino che avrebbe portato in poco più di tre anni, alla realizzazione della Collegiata di Castiglione Olona, una delle più importanti testimonianze di fede, arte e storia che può vantare la provincia di Varese.
Era il 7 gennaio 1422, il giorno in cui papa Martino V indirizzò al cardinale Branda Castiglioni la bolla con la concessione di istituire la Collegiata di Castiglione Olona, che venne consacrata poco più di tre anni dopo, il 25 marzo 1425.
Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2025, la Collegiata sarà al centro di iniziative culturali, manifestazioni ed eventi che celebreranno i suoi 600 anni di storia.
Un viaggio nella storia, nell’arte e nella cultura che Varesenews racconterà per voi.
Da rocca fortificata a luogo di fede, la storia della Collegiata
La costruzione dell’edificio fu promossa dal cardinale Branda che utilizzò lo spazio dell’antico castello collocato in cima al colle che sovrastava il borgo di Castiglione. La rocca fortificata, documentata già nell’XI secolo, era stata più volte assediata e venne distrutta nel XIII secolo. Nel 1423 il cardinale ottenne l’autorizzazione dal Duca di Milano ad edificare la chiesa all’interno dell’area del castello. Recenti ritrovamenti documentari hanno consentito di assegnare i lavori di costruzione ai tre fratelli Solari, Alberto, Giovanni e Pietro, ingegneri figli di Marco Solari da Carona che era stato ingegnere della Fabbrica del Duomo di Milano.
La chiesa fu consacrata nel 1425 al termine dei lavori edili mentre la decorazione degli interni proseguì negli anni successivi.
La scheda di LombadiaBeniCulturali
Nel segno di Masolino, l’arte racconta la fede
Consacrata nel 1425, la chiesa collegiata dedicata ai SS. Stefano e Lorenzo rappresenta uno dei più interessanti esempi del gotico lombardo.
Il tesoro più importante della Collegiata è costituito dal ciclo di affreschi di Masolino da Panicale che, probabilmente dal 1434, affresca la volta sopra l’altare con epsodi della vita della Vergine Maria: la Natività, l’Annunciazione, l’Incoronazione, lo Sposalizio e l’Adorazione dei Magi. Sopra l’altare l’Assunzione di Maria. Conclude il ciclo la Dormitio Virginiis recentemente scoperta ed attribuita a Paolo Schiavo.
“Gli affreschi di Masolino” dal blog: la Bottega del Pittore di Sergio Michilini
Nelle pareti sottostanti le storie dei Santi Patroni Lorenzo e Stefano attribuite a Paolo Schiavo e al Vecchietta. La Crocifissione è di Neri di Bicci, tutti artisti toscani del XV secolo.
Di grande bellezza è la lunetta che impreziosisce il portale d’ingresso dove si vede il cardinale Branda inginocchiato davanti alla Vergine in trono col Bambino, tra i Santi patroni Stefano e Lorenzo martiri, ai quali è intitolata la Collegiata, Sant’Ambrogio e San Clemente.
Per riportare all’antico splendore gli affreschi di Masolino, lavorò a Castiglione Olona anche Pinin Brambilla Barcilon, la più famosa restauratrice italiana, che per oltre vent’anni seguì il restauro dell’Ultima cena di Leonardo Da Vinci.
Il battesimo di Cristo, affresco di Masolino nel Battistero della Collegiata
Don Ambrogio Cortesi, il “custode” dell’antica chiesa
L’arciprete di Castiglione Olona, don Ambrogio Cortesi, è il “custode” di questo grande patrimonio di fede, arte e bellezza. A lui l’onore e l’emozione di accompagnare la Collegiata in questo importante anniversario: «Seicento anni sono un lasso di tempo che mette i brividi – dice – perché non è commensurabile con la nostra breve esistenza. Ma la bellezza e la straordinarietà del genio umano e cristiano diedero un’impronta alla nostra città che ancora oggi non possiamo smettere di ammirare, custodire e tramandare. In questo anniversario noi ci sentiamo dunque come nani sulle spalle dei giganti, così che possiamo ripercorrere un cammino di sei secoli di storia, arte e fede, ma solo grazie alla grandezza del Cardinale Branda Castiglioni, che nel 1422 “edificavit una cum castro” la nostra Collegiata. Alla sua figura dedicheremo uno speciale rilievo fin dai primi mesi del 2022».
Don Ambrogio Cortesi, la gioia e l’emozione di celebrare i seicento anni della Collegiata
Un museo tutto da scoprire
Il Museo della Collegiata comprende la chiesa, il Battistero e la chiesa di Villa e possiede diverse opere d’arte, dai dipinti su tavola alle sculture, al patrimonio di oggetti che facevano parte del Tesoro della Collegiata, la cui ricchezza è testimoniata nei documenti quattrocenteschi, ma che fu saccheggiato nel 1513 da mercenari svizzeri e ulteriormente danneggiato da un incendio che distrusse nel 1780 la sagrestia.
Le opere sono esposte dal maggio 2013 in tre sale dell’antica canonica del complesso. Tra i dipinti spiccano le opere di due fiorentini: la grande Crocifissione a fondo d’oro di Neri di Bicci, giunta a Castiglione nel 1928 e la piccola Annunciazione di Apollonio di Giovanni, ritenuta dalla critica l’opera migliore di questo pittore.
Tra gli oggetti più significativi ci sono una croce in cristallo di rocca con parti in smalto e argento dorato, manoscritti di canto ambrosiano, una cassettina porta reliquie quattrocentesca in avorio e legno e un calice in argento dorato, datato attorno agli anni Ottanta del Quattrocento, dopo la morte del Cardinale.
Altre opere degne di nota sono il sepolcro del cardinale Branda, ricchissimo di sculture e conservato in Collegiata, e il raffinato fonte battesimale ornato da putti. Spicca inoltre, in fondo alla navata centrale della chiesa, il candeliere in bronzo, opera tedesca o fiamminga recentemente restaurato
Al centro di un territorio sorprendente
Come un faro, l’antica Collegiata domina un territorio di una ricchezza sorprendente, dove arte, natura, storia e archeologia industriale si intrecciano offrendo spunti per gite, cammini, esplorazioni e attività didattiche per adulti e bambini.
La Valle dell’Olona è attraversata da percorsi, sentieri e antichi cammini come la Via Francisca del Lucomagno, che permettono di conoscerla a passo lento, percorrendo insieme un viaggio nella storia dell’arte, nella geologia e nella storia, passando da un capolavoro del gotico lombardo come la collegiata al sito Unesco di Castelseprio e Torba, passando per il monastero di Cairate.
Gioielli a cui è dedicato il sito Varese4U Archeo, dove potrete trovare schede, percorsi e iniziative su questi e altri beni Unesco della provincia di Varese.
Non mancano iniziative di promozione territoriale che vedono l’antica chiesa edificata dal cardinale Branda come uno dei punti di maggiore interesse
Via Francisca e Taccuino dell’Esploratore, le iniziative che promuovono la Collegiata
Se la Collegiata, con i suoi affreschi, è il monumento più famoso di Castiglione, nel borgo sono davvero tanti i motivi per una visita: dai palazzi storici alle chiese fino ai tre musei che fanno del borgo antico un luogo tutto da scoprire
Il vino del Cardinale
Nel marzo 2016 pochi fortunati poterono brindare con il frutto della prima vendemmia avvenuta nella vigna della Collegiata.
Il vignaiolo Francesco Nutricati, pochi anni prima aveva riportato la vigna sul pendio della Collegiata: piantando 300 piante, sei filari da quaranta metri cadauno, che da allora ogni anno si trasformano in un centinaio di bottiglie di Merlot.
Il “vino del Cardinale” ogni anno viene messo all’asta per sostenere progetti benefici e culturali.
La Collegiata… in Cina
L’arte e la bellezza di Castiglione Olona sono arrivate fino in Cina. Nel maggio 2019, il borgo accolse infatti la troupe di Youku, emittente che vanta oltre un milione di iscritti sul suo canale YouTube, per la realizzazione di un documentario su Masolino da Panicale che è stato trasmesso nel febbraio 2020.
Insieme alle riprese degli affreschi di Masolino da Panicale in Battistero e Collegiata, gli operatori registrarono tutta la commozione del conduttore di fronte al ciclo di san Giovanni Battista, a lungo studiato, ma mai visto dal vero: il conduttore d’eccezione era il professor Chen Danqing, famoso pittore, scrittore e critico d’arte cinese.
Qui sotto il documentario, con sottotitoli in inglese (Castiglione Olona dal minuto 15:25)
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