Addio a David Sassoli: è morto il presidente del Parlamento Europeo
Il politico ed ex giornalista è deceduto in ospedale ad Aviano dove era ricoverato per gravi problemi legati al sistema immunitario
David Sassoli non ce l’ha fatta: il presidente del Parlamento Europeo è morto nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 gennaio in seguito alle complicazioni del suo stato di salute dovute a una serie di problemi legati al sistema immunitario.
Le sue condizioni si erano aggravate nella giornata di lunedì e nel corso della notte seguente Sassoli è spirato all’ospedale di Aviano, in provincia di Pordenone, nel quale era ricoverato.
65 anni, fiorentino di nascita e di radici cattoliche, prima di diventare un politico di alto rango europeo Sassoli era stato a lungo un apprezzato giornalista. Dopo gli esordi al Tempo e all’agenzia Asca era passato al Giorno e quindi alla Rai. Nella tv di Stato aveva dapprima lavorato al TG3, poi era passato a Rai2 e quindi al TG1, testata nella quale aveva ricoperto il ruolo di vicedirettore tra il 2006 e il 2009 prima di dedicarsi alla politica.
Proprio nel 2009 infatti, Sassoli si candidò all’Europarlamento e venne eletto nelle fila del Partito Democratico del quale divenne subito capogruppo per la legislatura. Rieletto nelle successive due tornate, nel 2014 e nel 2019, è stato quindi nominato presidente dello stesso Parlamento Europeo (del quale era già stato vice) il 3 luglio 2019, settimo italiano a ricoprire la carica.
Il suo mandato sarebbe scaduto a breve, ma Sassoli nel corso del mese di dicembre aveva già annunciato che non si sarebbe ricandidato. Poi, dopo Natale, il ricovero ad Aviano per seri problemi al sistema immunitario che si sono aggravati nelle ultime ore, tanto da stroncare il politico toscano.
Ursula von der Leyen: “La nostra Unione perde un convinto europeista”
«È un giorno triste per l’Europa. Oggi la nostra Unione perde un convinto europeista, un sincero democratico, e un uomo buono» dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
«David Sassoli era un uomo di fede profonda e forti convinzioni. Amato da tutti per il suo sorriso e la gentilezza, sapeva anche combattere per ciò in cui credeva. Nel 1989, quando cadde il muro, era a Berlino tra i giovani europei. E da allora si è sempre schierato dalla parte della democrazia e per un’Europa unita. In oltre dieci anni di servizio al Parlamento europeo, ha difeso strenuamente l’Unione e i suoi valori. Ma credeva anche che l’Europa dovesse essere più ambiziosa. Voleva un’Europa più unita, più vicina alle persone, più fedele ai suoi valori. È questa la sua eredità. Ed è così che lo ricorderò. Un uomo che ha lottato per la giustizia e la solidarietà, e un buon amico. I miei pensieri vanno alla moglie, Alessandra, ai figli Giulio e Livia, e a tutti i suoi amici».
Sassoli commemorato anche dal Consiglio regionale Lombardia
«In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei, resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità. Alla famiglia, alla moglie Alessandra e ai figli Livia e Giulio e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, va il sentito cordoglio della nostra istituzione regionale».
Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha ricordato questa mattina il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso nella notte.
Fermi ha anche sottolineato come Sassoli evidenziò spesso la necessità di una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
La commemorazione del Presidente del Parlamento europeo ha aperto questa mattina la seduta di Consiglio regionale convocata per eleggere i tre delegati lombardi che dal 24 gennaio prenderanno parte all’elezione del Presidente della Repubblica: alle parole del Presidente Fermi è seguito un minuto di silenzio chiuso dal commosso applauso finale dell’Aula.
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