Ferì un uomo a colpi di pistola: condannato lo sparatore di Castiglione Olona
Antonio Zedda è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni e 4 mesi: nel luglio scorso colpì un ex collega nei pressi di una tavola calda. L'avvocato: "Ricorriamo in appello"
Otto anni e 4 mesi con rito abbreviato: è questa la condanna emessa dal gip di Varese per i fatti dell’estate scorsa a Castiglione Olona. L’imputato che dovrà scontare la pena è Antonio Zedda, accusato di aver sparato ad un suo ex collega.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice Alessandro Chionna. La vicenda riguarda i fatti di Castiglione Olona del 29 luglio scorso quando nel primo pomeriggio in via Volta, strada semi centrale non distante dal cimitero vennero esplosi colpi d’arma da fuoco nei pressi di una tavola calda alla presenza di alcuni clienti. A sparare secondo i primi rilievi e le testimonianze raccolte sul posto dai carabinieri della compagnia di Saronno fu Nino Zedda, classe 1948, parrucchiere in pensione che vive alle case popolari del paese.
A terra un ex collega di lavoro, Luigi Costetti detto “Smith”, anche lui ex barbiere, 66 anni ferito da un colpo di pistola di grosso calibro che lo sparatore portava con sé in un sacchetto di carta. Il revolver venne sequestrato e il sospettato fermato da alcuni avventori. Su Zedda, uomo chiuso e forse carico di risentimento nei riguardi dell’ex collega, vennero raccolti elementi tali da ricondurre il bisticcio finito nel sangue come una vecchia vicenda legata alla professione comune di entrambe i protagonisti dei fatti. Il ferito, raggiunto dal proiettile nella zona basso addominale venne ricoverato in ospedale mentre Zedda finì al carcere dei Miogni di Varese con l’accusa di tentato omicidio.
Il pubblico ministero Federica Recanello aveva chiesto otto anni e un mese di pena. L’uomo è attualmente agli arresti domiciliari; il suo avvocato Francesca Panajia aveva chiesto la riqualificazione del reato in lesioni aggravate spiegando che l’imputato non aveva mai puntato l’arma ed il colpo del revolver partì per sbaglio. «Ricorreremo in appello» è il commento a caldo della legale di Zedda. Intanto il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi mentre è di 15 mila euro il risarcimento a titolo di provvisionale da definirsi successivamente in sede civile.
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