Il Comitato “Salviamo gli alberi” di Gallarate non si ferma e contesta ancora i lavori di piazza stazione
Laura e Olivia Pastorelli, Filiberto Zago, Olivia e Carlo Cattorini in rappresentanza del comitato “ambientalista” hanno evidenziato le perplessità che restano sul piatto dopo il pronunciamento del Tar in favore del Comune

Il Comitato “Salviamo gli alberi” di Gallarate prosegue nella contestazione del progetto di rifacimento della piazza della stazione dopo la pronuncia del Tar che ha dato ragione al Comune guidato da Andrea Cassani.
Laura e Olivia Pastorelli, Filiberto Zago, Olivia e Carlo Cattorini in rappresentanza del comitato “ambientalista” hanno evidenziato le perplessità che restano sul piatto.
«Come comitato esprimiamo le nostre valutazioni. Il Tar ha respinto il nostro ricorso per questioni di merito, prendiamo atto della sentenza con rispetto. Sono però valutazioni giuridiche, non sul progetto in sè, che continuiamo a ritenere negativo per la città. I problemi non li hanno risolti, la sicurezza in più non c’è e gli alberi, sani, sono stati abbattuti», spiegano i membri del comitato.
«Noi condanniamo l’atteggiamento di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, che hanno fatto nei nostri confronti dichiarazioni scorrette e arroganti, se non addirittura intimidatorie – proseguono -. Noi siamo cittadini e abbiamo espresso un nostro diritto, senza pregiudiziali, ma dopo aver letto i documenti. Abbiamo studiato le carte che il Comune ci ha faticosamente fornito e abbiamo esercitato un diritto. I nomi dei ricorrenti non sono solo dieci, ma sono 25 in tutto, a cui si aggiungono 795 firme raccolte online».
Il Comitato contesta alcuni aspetti formali, come l’inammissibilità del ricorso per carenza di legittimazione e di interesse sostenuto dal Comune (tra cui la mancanza di vicinanza alla piazza dei ricorrenti), mentre il Tar ha riconosciuto il diritto a ricorrere. E ribadiscono la decisione del tribunale amministrativo di condividere le spese. Tra i punti sottolineati dai ricorrenti c’è il tema ambientale (l’abbattimento di alberi sani, con tanto di perizia mai messa in discussione e il mancato rispetto dei criteri ambientali minimi soprattutto in fase di cantiere) oltre ad alcuni dubbi sulle procedure di affidamento dei lavori che secondo i ricorrenti rimangono senza risposte.
«Non ci fermiamo, continueremo a vigliare sullo stato degli alberi della città, per evitare l’abbattimento di alberi sani in futuro», chiosano i membri del Comitato “Salviamo gli alberi” di Gallarate.
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Vero che il TAR si è espresso solo sotto il profilo giuridico (ma lo sapevano quando hanno presentato il ricorso); ma non vogliono tener presente che la loro è in ogni caso una posizione di minoranza, visto il risultato delle elezioni, che ha confermato l’amministrazione che sostiene il progetto.