Alfano porta a termine la sua prima Dakar: sesto tra i camion “classic”
Il pilota di Venegono Inferiore arriva al traguardo di Gedda con il suo Unimog: buon risultato tra gli equipaggi al via con mezzi d'epoca
Con la fine della 12a e ultima tappa in quel di Gedda, si è conclusa la 44a edizione del Rally Dakar, il più conosciuto e importante raid motoristico al mondo che per la seconda volta si è disputato nel deserto dell’Arabia Saudita.
E tra i partecipanti che possono fregiarsi della medaglia per essere giunti al termine della massacrante gara tra dune, piste e sterrati, c’è anche un pilota della provincia di Varese, Andrea Alfano, 41enne di Venegono Inferiore che ha preso parte alla categoria “Classic”, quella con auto e camion costruiti prima del 2000 per i quali esiste una classifica apposita (a punti e non a tempo).
Alfano era al volante di un Unimog, possente camion tedesco che in passato era stato utilizzato – per la gara assoluta – dal grande Giacomo Vismara. Un mezzo ancora in grado di dire la sua perché l’equipaggio numero 919 che comprendeva anche Simona Morosi e Luca Macrini si è piazzato al 45° posto assoluto tra i “Classic”, sesto tra i camion d’epoca.
Un ottimo risultato per la squadra dell’R-Team contando che il driver varesino era all’esordio nella Dakar, anche se dalla sua ha una lunga esperienza in gare fuoristrada con il marchio Ramingo 4×4, e che oltre all’aspetto agonistico aveva il compito di fornire assistenza (se necessario) alle altre vetture del team impegnate nel Classic.
Come già raccontato è invece terminata anzitempo, e in modo piuttosto doloroso, l’avventura di Gianni Stigliano, motociclista 48enne di Gorla Maggiore in gara con i colori del JBRally di Jerago con Orago. Stigliano è caduto nel corso dell’ottava tappa e dopo un ricovero in un ospedale locale è stato trasferito in quello di Legnano; le sue condizioni non sono gravi, tuttavia il centauro ha riportato la rottura di otto costole e il danneggiamento di due vertebre oltre ad altre problematiche. A Legnano è stato sottoposto a un piccolo intervento di drenaggio e di stabilizzazione delle costole.
La Dakar, nel frattempo, ha incoronato i nuovi campioni: tra le moto ha vinto Sam Sunderland in sella a una GasGas, primo titolo per la casa di origine spagnola (ma oggi controllata da KTM). Tra le auto quarto trionfo del qatariota Nasser Al-Attiyah con il navigatore andorrano Matthieu Baumel per il team Toyota Gazoo Racing. Tra i camion tripletta dello squadrone russo Kamaz (vittoria per quello guidato da Sotnikov) mentre la classe quad è stata vinta dal francese Giroud della Yamaha; infine negli SSV trionfo del favorito americano Jones su un Can-Am.
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