Show “no vax” in Consiglio a Busto Arsizio, Sabba: “No all’incontro sul vaccino in età pediatrica”
Il consigliere eletto nella lista civica del sindaco ha espresso il suo dissenso per l'organizzazione dell'incontro pubblico sul vaccino covid con il professor Perno. Antonelli: "Nessuno è costretto ad andarci"
Polemica in Consiglio Comunale a Busto Arsizio sull’incontro organizzato dall’amministrazione comunale sul vaccino anti-covid in età pediatrica con Carlo Federico Perno, professore di Microbiologia all’UniCamillus – International Medical University di Roma e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’ IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Vaccino anti-covid in età pediatrica, incontro a Busto Arsizio per rispondere ai dubbi
A sollevare il poverone, durante gli interventi liberi dell’assise comunale che si è svolta lunedì sera, il consigliere di maggioranza della lista Antonelli, Matteo Sabba, noto per le sue posizione scettiche (per usare un eufemismo) su pandemia, vaccino e green pass: «Il mio stupore e la mia contrarietà sta proprio nel fatto di vedere un’amministrazione, la mia amministrazione, schierarsi totalmente e in maniera incontrovertibile per un trattamento sanitario verso i bambini ancora oggi molto dibattuto – ha sostenuto Sabba -, che ha molti punti oscuri e che soprattutto secondo il metodo scientifico che ci è stato insegnato in questi due anni, l’analisi costi benefici, non fa pendere di certo la bilancia verso il vaccino. Diverso sarebbe stato se si fosse previsto un dibattito con pareri diversi».
Secondo il consigliere di Antonelli, infatti, «nonostante qualche notizia allarmante, poi quasi sempre smentita, lo sappiamo e lo vediamo nella quotidianità delle nostre famiglie che il covid nei bambini è praticamente ininfluente e, come gli adulti, anche se vaccinati il virus si puo insinuare ugualmente negli organismi dei nostri piccoli e per cui il contagio non viene assolutamente limitato dal siero magico. Anche perché altrimenti in una nazione dove si racconta aver una percentuale di vaccinati circa del 90 percento, non si spiegherebbe un contagio così elevato nei numeri».
Sabba sostiene che si tratti dell’ennesimo strumento per fare pressioni sulle persone e costringerle a vaccinarsi: «La paura nei genitori che mi hanno contattato è fondata: visto la pressione che nei mesi scorsi è stata fatta a chi sceglieva di non vaccinarsi anche con vessazioni e umiliazioni, si può presumere che questo evento si aggiunga ad una serie di azioni volte a pressare pesantemente per una vaccinazione in età pediatrica e che ciò venga fatto da un’amministrazione in teoria vicina ai cittadini, lascia senza parole».
A seguire una digressione sulle mascherine portate male anche in Consiglio Comunale «da consiglieri che sono anche medici», al quale è seguita una breve replica del consigliere (e medico) Gianluca Castiglioni che ha ironizzato «se la abbasso per parlare è perchè non ho nessuno davanti a me a meno di due metri di distanza ma per far contento Sabba la terrò su lo stesso».
A replicare alle parole di Sabba è stato lo stesso sindaco Emanuele Antonelli che ha difeso la scelta di organizzare l’incontro e l’ha anche pubblicizzata ad inizio seduta: «Nessuno è costretto ad andarci. Ribadisco l’importanza di questo incontro che non è finalizzato a fare il lavaggio del cervello ma a rispondere ai sacrosanti dubbi dei genitori su un tema molto delicato e che necessita di essere trattato da persone competenti. Dispiace che i no vax debbano sempre attaccare chi sceglie liberamente di credere nella scienza».
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Per dirimere l’amletico dubbio, proporrei al sindaco di B.A. di organizzare un incontro ad altissimo livello scientifico tra il prof. dott. Sabba, già Magnifico Rettore dell’Università della Vita (UniVi), la cui estesa e comprovata esperienza nel campo dell’immunologia, associata ad una straordinaria attività di ricerca in qualità di virologo (entrambe riconosciute e pluripremiate a livello mondiale) e il Sig. Carlo Federico Perno, esperto in gestione di bar e ristorazione. Contribuirebbe a comprendere gli effetti collaterali del letale morbo di Zuckerberg su cui, come noto, molti studiosi si confrontano con opinioni dissonanti.
Il vaccino (e non siero) non crea un campo di forza intorno al nostro organismo che respinge qualsiasi agente patogeno. Bensì crea le difese immunitarie necessarie a contrastare il Covid, evitando di fatto un decorso grave della malattia ed evitando la ospedalizzazione.
I numeri dei ricoveri da quanto è iniziata la campagna vaccinale ne sono una prova. Anche un consigliere comunale lo capirebbe.
x felice quello cje Lei dice è vero fino ad un certo punto:”crea le difese immunitarie necessarie a contrastare il Covid, evitando di fatto un decorso grave della malattia ed evitando la ospedalizzazione.” a patto che la persona che riceve il vaccino sia sana , ma se è sana non serve ha già di suo gli anticorpi, ma se è malata hai voglia iniettargli il vaccino il suo organismo non risponderà mai come ci si aspetta con la produzione di anticorpi