Patto di collaborazione tra i dirigenti comunali varesini e del Canton Ticino
Via al corso di approfondimento sulla partnership territoriale rivolto a dirigenti e funzionari di amministrazioni transfrontaliere del progetto Interreg Governati-VA
È iniziato questo pomeriggio, martedì 8 febbraio, il corso di approfondimento sulla partnership territoriale rivolto a dirigenti e funzionari di amministrazioni transfrontaliere, sviluppato dal team di lavoro del progetto Interreg Governati-VA.
Con questo progetto il Comune di Varese si è aggiudicato un finanziamento di quasi 900 mila euro per la parte italiana e di 85.150 franchi su quella ticinese nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg VA Italia-Svizzera 2014-2020.
«Governati-VA è un progetto che si prefigge di promuovere la cooperazione giuridica e amministrativa tra istituzioni transfrontaliere e la cooperazione fra cittadini e istituzioni – ha affermato Davide Galimberti, Sindaco di Varese – Il lavoro congiunto tra le amministrazioni è infatti una delle chiavi per innescare l’innovazione e la gestione efficace ed efficiente delle risorse pubbliche e la condivisione di buone pratiche e basi di conoscenza reciproche è il primo passo per lo sviluppo di programmazioni congiunte».
Un lavoro che mira a portare successi nell’ambito delle sinergie lavorative e che ha coinvolto molte figure di spicco tra cui Emanuele Boscolo, professore ordinario dell’Università degli Studi dell’Insubria; Marco Meneguzzo, Professore USI e UNI Tor Vergata Roma; Piero Marchesi, sindaco di Tresa e Consigliere nazionale, Francesco Quattrini, Delegato per le relazioni esterne del Cantone Ticino e Segretario della Regio Insubrica; Francesco Tramontana, Segretario generale del Comune di Varese; Marco Gerosa, Segretario Generale del Comune di Locarno.
Il 23 febbraio prenderà il via un’importante proposta rivolta a funzionari e dirigenti dei comuni dell’area varesina e del Canton Ticino, al fine di approfondire la conoscenza tra comuni di frontiera, nell’ottica di favorire la governance territoriale e fornire strumenti utili per la creazione di accordi italo-svizzeri. I comuni, sia varesini che ticinesi, si ritrovano infatti, sempre più spesso, a non trovare valide soluzioni a problemi collettivi perché le risposte più efficaci richiederebbero la collaborazione con i comuni “esteri”.
La finalità dei seminari è quella di colmare la percezione di distanza e di diversità che il più delle volte inibisce la collaborazione e la cooperazione tra pubbliche amministrazioni divise da un confine, ma facenti parte di un unicum territoriale.
«La formazione non è solo trasmissione del sapere, ma anche un ponte tra culture e realtà diverse – ha dichiarato il responsabile della Sezione degli enti locali del Canton Ticino Marzio Della Santa – con questo percorso formativo ai comuni è data la facoltà di confrontarsi su temi comuni, cogliendo le finezze di due sistemi istituzionali diversi. L’auspicio è che alla fine di questo percorso le collettività locali ticinesi e dell’area varesina si guardino con maggiore consapevolezza e voglia di lavorare insieme per risolvere i bisogni dalle comunità al di qua e al di là della frontiera».
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