Fratelli d’Italia in dogana per applaudire simbolicamente alla Svizzera
I militanti varesini del partito si sono trovati a Lavena Ponte Tresa per fare un applauso simbolico al paese che ha tolto le restrizioni anti Covid
Un gruppo di una dozzina di persone si è trovato sabato 19 febbraio, attorno alle 11.30, nei pressi della dogana di Lavena Ponte Tresa. Si trattava di un flash mob organizzato dal partito Fratelli d’Italia, per esprimere apprezzamento nei confronti della vicina Svizzera, che dal 17 febbraio ha decisio di eliminare mascherine e green pass per accedere a negozi, ristoranti, strutture per la cultura, strutture aperte al pubblico e manifestazioni. La decisione del Consiglio Federale ha revocato anche l’obbligo della mascherina sul lavoro e la raccomandazione del telelavoro.
Fratelli d’Italia si è sempre detto fondaemntalmente contrario al Green Pass, anche a livello nazionale: “Lo stato di emergenza è una misura che sta comprimendo i diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, tra cui la libertà di movimento e di impresa – ha dichiarato Federico Mollicone, deputato responsabile Cultura di FdI -. Mentre qui entra in vigore il discriminatorio Green pass per gli over 50, in altri paesi del mondo si riapre, iniziando ad abbandonare gli inutili Green pass che stanno lasciando indietro tutti. Nel frattempo, il governo – non solo – dimentica altri serissimi problemi presenti nel nostro Paese, ma continua a raccontare le sue ‘post verità orwelliane'”.
Posizione ripresa e condivisa da Salvatore Giordano, consigliere comune per FdI Varese,presente al confine durante l’evento: “Siamo qui oggi per sottolineare l’inutilità del Green pass; se c’era la protesa già prima per motivi Costituzionali, adesso è un argomento molto pesante anche dal punto di vista del lavoro. Questo dettame non rispetta la libertà Costituzionale sancita dall’art.1. Gli amici della Svizzera hanno fatto bene a togliere l’obbligatorietà del green pass, lo speriamo anche noi per avere pieni diritti per i lavoratori.”
“Sono conciliatore del lavoro per un sindacato – ha proseguito Giordano – e quindi ho percezione di come questa misura non permetta anche alle attività produttive, che possono fare l’economia del posto, di lavorare. Non discuto la possibilità di un green pass diverso, pensato magari lasciando autonomia all’azienda per scegliere come garantire la forza lavoro. Sarebbe dovuta essere una scelta del datore del lavoro, rispetto all’organizzazione interna dell’azienda, senza sparare su tutti indiscriminatamente.”
Un applauso simbolico si è quindi levato dai militanti di FdI verso il confine Svizzero, per esprimere pieno appoggio rispetto alle scelte del governo di Berna.
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Se hanno fatto questa messinscena per drenare voti dei frontalieri, forse hanno sbagliato. I lavoratori di confine non sono cosi’ tanto contenti della CH e qualcuno che applaude che c’azzecca?…