Ventidue comuni della provincia di Varese chiedono la distribuzione diretta dei ristorni dei frontalieri

Tra i firmatari anche grandi comuni come Varese, Gallarate e Tradate. All'iniziativa possono aderire altri Comuni che sono situati entro i 20 chilometri dal confine

Ventidue Comuni del Varesotto hanno presentato un’istanza alla Provincia di Varese per chiedere la distribuzione diretta dei ristorni dei frontalieri anche per quei Comuni che non raggiungono la percentuale del 4% dei frontalieri.

L’iniziativa, che vede tra i sottoscrittori anche grandi comuni come Varese, Gallarate e Tradate, punta innanzitutto a chiedere la gestione diretta dei ristorni, mediante la condivisione delle opere principali individuate dalle amministrazioni di concerto con la Provincia. Questo sulla base delle recenti disposizioni del Parlamento, che venendo incontro alla richiesta dell’Associazione Comuni italiani di confine, ha accolto la possibilità di una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse derivanti dai ristorni dei frontalieri, così da consentire di investire per la spesa corrente il 50% dei ristorni relativi al 2022 e 2023.

A firmare la richiesta sono stati ad oggi i Comuni di Luvinate, Barasso, Lozza, Buguggiate, Casciago, Azzate, Daverio, Gazzada Schianno, Jerago con Orago, Morazzone, Crosio della Valle, Venegono Inferiore, Casale Litta, Mornago, Comerio, Brunello, Arsago Seprio, Oggiona con Sano Stefano, Comabbio, Varese, Tradate e Gallarate.

A questi, spiegano i promotori dell’iniziativa, potranno aggiungersene altri che sono situati entro i 20 chilometri dal confine che possono applicare ai lavoratori residenti che operano oltre confine la qualificazione di frontaliere.

L’istanza è stata presentata al consigliere delegato al Bilancio Mattia Premazzi che si farà promotore del tavolo di confronto con i comuni di frontiera in merito alle tematiche sollevate. Il ruolo della Provincia è infatti centrale nelle intenzioni dei Comuni firmatari. «La richiesta dell’istanza – spiega Premazzi – è quella di prevedere la possibilità di attivare un accordo con la Provincia di Varese per destinare le somme attribuite da Regione Lombardia ad opere di interesse collettivo, da concordare annualmente con l’ente territorialmente competente, in modo da soddisfare al meglio le esigenze dei frontalieri. Questo in ragione dell’aumento delle risorse disponibili e in relazione al numero dei frontalieri presenti in ogni comune».

Infine i comuni chiedono agli enti sovracomunali preposti che nei prossimi provvedimenti di ripartizione  dei ristorni venga rimosso il raggiungimento del requisito del 4% per l’ottenimento della distribuzione diretta dei fondi a ciascun Comune, così da poter ricevere l’assegnazione diretta delle somme ai comuni beneficiari.

Qui il testo dell’istanza sottoscritta dai 22 Comuni

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Pubblicato il 21 Febbraio 2022
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