Chiuso il bando per la costruzione di nuove scuole: al Ministero giunti 543 progetti. Finanziabili sono 195

Solo per i nidi sono stati prorogati i termini perché i fondi richiesti sono inferiori a quelli disponibili. Si entra ora nel merito dei progetti da promuovere

Una nuova palestra per la scuola Aldo Moro di Cislago

Sono chiusi i termini per presentare progetti per la realizzazione di nuove scuole, mense o palestre scolastiche. Ne dà comunicazione il Ministero dell’Istruzione che rende noto che c’è stata un’alta adesione degli Enti locali. Per i soli nidi le richieste pervenute sono inferiori al budget disponibile, pertanto l’avviso sarà prorogato fino al prossimo 31 marzo.

( qui le richieste avanzate da Regione Lombardia)

Sono 195 gli edifici scolastici che verranno realizzati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 

I dati:

NUOVE SCUOLE

Per la costruzione delle nuove scuole il finanziamento previsto dal Piano è di 800 milioni. Le domande pervenute alla scadenza dell’avviso sono state 543. Le cinque regioni che hanno inoltrato più candidature sono: Campania (95), Lombardia (61), Veneto (47), Emilia-Romagna (45), Toscana (42). Il totale dei finanziamenti richiesti supera i 3 miliardi. Ora è prevista una fase di individuazione delle 195 aree dove andranno costruite le nuove scuole e successivamente ci sarà l’indizione del concorso di progettazione. 

MENSE

Per le mense (nuove costruzioni o miglioramento di quelle esistenti) il finanziamento previsto dal PNRR è di 400 milioni. Le domande pervenute alla scadenza dell’avviso sono state 1.088. Le cinque regioni che hanno inoltrato più candidature sono: Lombardia (162), Emilia-Romagna (96), Campania (88), Veneto (87). Il totale dei finanziamenti richiesti supera i 581 milioni. L’avviso si è chiuso lo scorso 28 febbraio.

PALESTRE

Per le palestre (nuove costruzioni o miglioramento di quelle esistenti) il finanziamento previsto dal PNRR è di 300 milioni. Le domande pervenutealla scadenza dell’avviso sono state 2.859. Le cinque regioni che hanno inoltrato più candidature sono: Lombardia (392), Campania (297), Veneto (221), Piemonte (199), Calabria (187). Il totale dei finanziamenti richiesti supera i 2,8 miliardi sui 300 milioni disponibili. L’avviso si è chiuso lo scorso 28 febbraio.

SCUOLE DELL’INFANZIA E NIDI

Per nidi e scuole dell’infanzia il Piano mette a disposizione 3 miliardi complessivi suddivisi in: 2,4 miliardi per la fascia 0-2 anni e 600 milioni per la fascia 3-5 anni.

Per scuole dell’infanzia e poli dell’infanzia (questi ultimi ricomprendono anche lo 0-2) sono arrivate 1.223 domande. Le regioni che hanno inoltrato più domande sono: Lombardia (163), Emilia-Romagna (134), Campania (113), Toscana (108), Piemonte (92). Per questo segmento sono stati richiesti finanziamenti per oltre 2,1 miliardi sui 600 milioni disponibili.

Per i nidi sono giunte richieste pari a circa 1,2 miliardi sul totale di 2,4 miliardi disponibili. Per consentire di utilizzare tutte le risorse, i termini del bando saranno riaperti fino al prossimo 31 marzo. Il Ministero sosterrà la partecipazione dei Comuni con webinar e attraverso la task force di esperti dell’Agenzia per la Coesione, anche assicurando ai Comuni più tempo per le verifiche di vulnerabilità.

«Nel complesso abbiamo registrato un’ottima partecipazione – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Dagli Enti locali è arrivata una risposta molto positiva per quanto riguarda in particolare la costruzione di nuove scuole, mense e palestre. Anche per le scuole dell’infanzia abbiamo riscontrato un forte interesse dei territori, in particolare per la costruzione di poli integrati 0-6 anni. Abbiamo deciso di prorogare i termini del bando sugli asili nido per consentire una maggiore adesione. Ci sono 2,4 miliardi di risorse a disposizione, un investimento eccezionale che abbiamo voluto con forza per potenziare, soprattutto nelle regioni del Sud, un segmento educativo in cui l’Italia mostra un ritardo rispetto agli altri Paesi Ue. Nelle scorse settimane abbiamo già siglato dei Protocolli d’intesa con la Coesione territoriale, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il Gestore Servizi Energetici (GSE) e Sport e Salute per sostenere scuole ed Enti locali e rendere più rapido il processo di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Continueremo nei prossimi giorni, coordinando il potenziamento delle azioni della task force dell’Agenzia per la Coesione a sostegno dei Comuni».

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Pubblicato il 04 Marzo 2022
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