Tirreno Adriatico: dopo la fuga della Eolo-Kometa vince Merlier allo sprint
Il belga brucia i rivali sul traguardo di Sovicille. Bais (Eolo) prende la maglia della montagna dopo una lunga azione insieme al compagno di squadra Gavazzi. Filippo Ganna resta leader della generale
Seconda tappa abbastanza movimentata alla Tirreno Adriatico di ciclismo, iniziata ieri (lunedì 7) con la cronometro di Lido di Camaiore vinta da Filippo Ganna. Nella frazione odierna, con arrivo a Sovicille in provincia di Siena, a spuntarla allo sprint è stato il belga Tim Merlier della Alpecin-Fenix che ha preceduto l’olandese Kooij (Jumbo-Visma) e l’australiano Groves (BikeExchange). Quarto l’ex iridato Sagan e quinto Consonni, primo degli italiani.
Ganna (Ineos-Grenadier) ha mantenuto senza grossi problemi la maglia di leader della classifica generale davanti a Evenepoel e Pogacar e dovrebbe difenderla anche nella tappa di domani (mercoledì 9) quando il gruppo andrà da Murlo a Terni per complessivi 170 chilometri. La frazione decisiva potrebbe essere la sesta, da Apecchio a Carpegna con i due passaggio “horse categorie” sulla vetta del Monte Carpegna, salita cara a Marco Pantani.
La tappa ha vissuto a lungo su un’azione con cinque uomini, poi trasformatasi in un attacco firmato dalla Eolo-Kometa. Davide Bais e Francesco Gavazzi, i due portacolori del team varesotto impegnati nella fuga, hanno staccato gli altri tre componenti del gruppetto (Davide Gabburo e Johnatan Canaveral della Bardiani-Csf e Umberto Marengo della Drone Hopper-Androni) provando un contropiede solitario. Bais e Gavazzi sono rimasti a lungo in testa da soli, hanno resistito a un primo riavvicinamento del gruppo trainato da Lotto-Soudal e Cofidis ma poi sono stati ripresi quando al termine mancava una ventina di chilometri. Con questo attacco la Eolo si è assicurata la prima maglia dei gran premi della montagna, che sarà sulle spalle di Davide Bais. (nella foto, Maurizio Borserini)
A quel punto ci ha provato Marc Soler della Trek-Segafredo ma l’occasione – con il gruppo praticamente compatto – era troppo ghiotta per le squadre dei velocisti che infatti non si sono fatti scappare l’opportunità di una conclusione allo sprint. E così nel serrato testa a testa finale (su un traguardo in leggera semicurva) Merlier ha vinto in maniera inoppugnabile la sua seconda tappa nella Corsa dei Due Mari dopo quella colta nel 2020.
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