I ragazzi di Buguggiate a scuola di riciclo, nuova vita a milioni di tappi di plastica
Il progetto seguito dall'associazione l'Alveare guidato da Ilaria Mai ha coinvolto tutte le scuole dell'istituto Don Guido Cagnola. Oggi la "mega bottiglia" con le capsule è stata aperta nel piazzale della chiesa
L’amore per l’ambiente ha il colore di milioni di tappi di plastica che prenderanno nuova forma. Non inquineranno e diventeranno prima polvere e poi forse una sedia o un tavolo o chissà che altro oggetto utile. Quella della raccolta e del riciclo dei tappi di bottiglie i flaconi di detersivi è il progetto avviato dall’associazione l’Alveare di Buguggiate a cui ha aderito con entusiasmo l’istituto comprensivo Don Guido Cagnola che raccoglie gli istituti di Buguggiate, Gazzada Schianno e Morazzone.
«Abbiamo deciso di coinvolgere i ragazzi delle nostre scuole chiedendo loro di raccogliere tutti i tappi di plastica e di portarli a scuola -spiega Ilaria Mai, presidentessa dell’associazione l’Alveare di Buguggiate – Siamo partiti a febbraio 2020 e questo grande contenitore è già stato svuotato due volte»
Il progetto nella scuola di Buguggiate è coordinato da Chiara Strangis, responsabile del progetto Green School che prevede varie forme di intervento: da M’illumino di meno, alla piantumazione di alberi, alle giornate del verde ecologico: «I ragazzi hanno aderito all’iniziativa con grande curiosità spiega – Ed ora siamo partiti anche con la raccolta dei tappi di sughero».
Questa mattina, lunedì 14 marzo, il grande contenitore metallico che contiene i tappi raccolti in mini botti dai ragazzi di tutte le scuole è stato svuotato nel piazzale della parrocchia, presenti gli alunni della 2A delle medie di Buguggiate in rappresentanza di tutti i compagni dell’istituto comprensivo, e la dirigente scolastica Angela Botta: «Teniamo molto al progetto Green School che portiamo avanti da anni in collaborazione con l’amministrazione comunale e le associazioni di Buguggiate. La nostra partecipazione è stata premiata ed abbiamo ottenuto la certificazione regionale di “green school”. I ragazzi hanno capito l’importanza delle piccole azione quotidiane e anche in occasione dell’ultima edizione di M’Illumino di meno hanno cenato a lume di candela. Gesti semplici ma carichi di significato».
E Fabio, alunno della 2A, conferma quanto detto dalla dirigente: «Abbiamo partecipato volentieri soprattutto perché hanno lasciato fare a noi: siamo noi i protagonisti e più facciamo, più ci impegniamo e più facciamo del bene all’ambiente. Speriamo che il nostro esempio stimoli gli adulti a seguirci nella strada del riciclo».
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