400 rospi traghettati in sicurezza a Mesenzana grazie al “servizio taxi per anfibi”
Notte di lavoro per le GEV della Comunità Montana e i volontari che da anni presidiano la zona delle “Lische”: con la prima umidità gli animali si sono messi in marcia per raggiungere i luoghi della riproduzione
“Ragazzi, stanno uscendo!”, è stato il messaggio arrivato martedì sera (15 marzo) nel gruppo whatsapp “Salviamo i Rospi!” che riunisce Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) della Comunità Montana Valli del Verbano e tanti volontari. Il gruppo sono molti anni che con grande impegno si preoccupa di evitare ogni anno una strage di anfibi in località “Le Lische” di Mesenzana.
Se il simbolo per antonomasia di gentilezza d’animo e di educazione, nel mondo, era l’aiutare una vecchina in difficoltà con le buste della spesa ad attraversare la strada nell’alta provincia di Varese, invece, il bel gesto pare per tradizione essere rivolto a simpatici esserini a quattro zampe: rane e rospi!
Rospi (Bufo bufo) e rane aspettano infatti la prima notte di pioggia di fino inverno con una temperatura superiore ai 5/8 gradi per uscire dal bosco dove hanno passato la stagione fredda e raggiungere l’acqua (pozze, stagni, laghetti, fiumi) per riprodursi e deporre le uova.
Peccato che nel corso dei secoli dalle nostre parti fra i boschi e i loro luoghi prediletti per accoppiarsi, l’uomo abbia costruito…le statali! Accade così che in queste “notti dei rospi”, così chiamate perché ogni anno a migliaia e contemporaneamente, questi animaletti partono per a tornare allo stagno dove l’anno prima sono nati o si erano riprodotti.In alcune zone possono percorrere anche chilomemtri…cosa non facile, se misuri 8 cm!
E’ “dei rospi” perchè la maggior parte degli anfibi sono loro, ma si contano anche qualche rana (temporaria, dalmatina e altre) e salamandre. Il segnale di via lo danno due fattori: temperatura e umidità, quest’ultima fondamentale per garantirgli la sopravvivenza durante gli spostamenti.
Il lavoro delle GEV e dei volontari non è perciò solo quello di raccogliere rospetti innamorati la sera della migrazione, ma soprattutto quello di predisporre barriere di sicurezza nelle settimane precedenti, nei punti noti di attraversamento. La notte degli spostamenti basterà poi munirsi di torcia e secchiello e ispezionare nei pressi delle reti: si troveranno centinaia di esemplari “bloccati” in attesa del loro specialissimo “taxi per anfibi”.
Nella serata di martedì 15 marzo sono stati circa 400 le bestiole trasportate in sicurezza da un lato all’altro della strada dal gruppo capitanato da Paolo Squitteri, GEV della Comunità Montana Valli del Verbano. Mentre dal 1993, anno in cui si è iniziata l’attività presso “le Lische” di Mesenzana, sono stati oltre 70’000 gli anfibi salvati negli anni dai gruppi coordinati dal responsabile delle GEV dell’area di Luino, Gabriele Gobbato. Un lavoro prezioso per la salvaguardia di queste specie.
Un lavoro che non finisce qui: già, perché terminata la stagione dell’amore che, come cantava Battiato, “Viene e va…” gli anfibi vogliono poi tornare nel bosco. Per cui tempo qualche settimana e i volontari sposteranno le reti dall’altro lato della strada e faranno il lavoro di trasporto nel senso opposto. Un servizio taxi davvero efficiente!
Foto: Paolo Squitteri
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