Benzina sotto i due euro? Forse il taglio delle accise da martedì

Critiche da consumatori e distributori di carburanti. Ancora qualche giorno per l'arrivo del decreto legge con tutte le altre norme tra cui la sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee alle rate per le imprese in difficoltà

pompa di benzina enercoop busto garolfo

Potrebbe arrivare lunedì in Gazzetta Ufficiale e quindi scattare il giorno successivo, martedì, la riduzione di 25 centesimi delle imposte applicate sui carburanti. Una misura che però non mette il Governo al riparo da critiche provenienti da più parti.

I consumatori protestano per lo sconto di 25 centesimi che ritengono l’importo insufficiente a sopperire gli aumenti che hanno fatto schizzare verso l’alto i prezzi alla pompa, ma a venire contestata anche la durata del provvedimento: il testo iniziale prevedeva la riduzione per 30 giorni ma il Premier Draghi ha parlato di un intervento che durerà fino a fine aprile, in pratica avrà una durata di 40 giorni.

Scrive Codacons che «la riduzione delle accise per 25 cent produrrà un calo dei prezzi alla pompa pari a 30,5 centesimi, considerata anche l’Iva che si applica sull’accisa – analizza il Codacons – Questo significa che, sulla base degli ultimi prezzi ufficiali comunicati dal Mite, per effetto del provvedimento del Governo la benzina costerà in media 1,879 euro al litro, il gasolio 1,849 euro.
Un risparmio rispetto ai prezzi attuali di benzina e gasolio pari a circa 15,2 euro a pieno.
Se però si analizza l’andamento dei listini dei carburanti nell’ultimo anno, si scopre che il bilancio è ancora fortemente in perdita per i consumatori: rispetto allo stesso periodo del 2021, infatti, la benzina costa oggi il 39,4% in più (2,184 euro al litro), il gasolio addirittura il 50% in più (2,154 euro/litro). Aumenti che producono un maggior esborso per le famiglie pari a +30,9 euro per un pieno di benzina, +35,9 euro per un pieno di diesel».

Sarà necessario attendere la pubblicazione sulla Gazzetta per chiarire i dettagli anche se sull’altro fronte, quello dell’offerta, arriva dura la reazione delle società che distribuiscono e stoccano i carburanti. Assopetroli e Assoenergia spiegano che con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi «subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico» con un «danno enorme per il settore distributivo» che annuncia – se non ci saranno indennizzi – una mobilitazione. Ma va anche segnalato che, se in Sardegna la protesta dei tir è al sesto giorno, gli autotrasportatori di Fai e Conftrasporto hanno deciso di “congelare“ il blocco in programma per il 4 aprile.

Critica sul punto anche Confindustria che in una nota fa sapere che «l’indisponibilità a un taglio strutturale delle accise sui carburanti porta a una limatura per soli 30 giorni di pochi centesimi di accise per litro. Certo, è una misura rinnovabile nel tempo, ma l’effetto sul prezzo finale al consumo è ben inferiore agli aumenti in corso. Non si possono continuare a pagare accise sulla crisi di Suez del 1956 o sulla ricostruzione dell’alluvione di Firenze del 1966, per limitarsi ad alcuni esempi di un lungo elenco. Il Portogallo ha appena chiesto alla UE la riduzione dell’aliquota IVA dal 23% al 13%»

Servirà qualche giorno in più, invece, per l’arrivo del decreto legge con tutte le altre norme, dalla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee alle rate per le imprese in difficoltà, fino al prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Marzo 2022
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