Striscia la Notizia torna al campeggio di Azzate, il “giallo” dei rifiuti spostati
Max Laudadio ha ascoltato il direttore dei lavori il quale racconta di un piano, ordito dal curatore fallimentare, per accusare il nuovo proprietario del camping di aver trasportato lui stesso i rifiuti nel campeggio

Quarta puntata di Striscia la Notizia e spuntano nuovi dettagli che rendono ancora più intricata (e oscura) la vicenda. Al centro ancora i rifiuti abbandonati nell’area dell’ex camping Sette Laghi, originati dalla demolizione di 50 casette, le ultime rimaste di oltre 400, tra roulotte e bungalow. Materiale composto anche da eternit e lana di roccia che potrebbe causare un danno ambientale alla zona in riva al Lago di Varese.
Ma quei rifiuti, secondo l’ultimo servizio di Striscia, non sarebbero sempre stati lì, o meglio non sempre stati sparpagliati sui sette ettari di terreno. Lo dimostrano alcune foto scattate dai tecnici del Comune di Azzate prima del febbraio 2022 che ritraggono piazzole e stradine completamente libere dai rifiuti, mentre quando la nuova proprietà, Invano Panzeri con i suoi periti, è entrata le ha trovate ancora ingombrate da materiali di ogni genere. Max Laudadio ha ascoltato il direttore dei lavori il quale racconta di un piano, ordito dal curatore fallimentare, per accusare il nuovo proprietario del camping di aver trasportato lui stesso i rifiuti nel campeggio. Un fatto confermato anche da un operaio, che ha rivelato di aver assistito allo spostamento dei rifiuti. Insomma a questo punto pare evidente che le indagini dovranno far luce su più aspetti della questione.
«Siamo sconcertati da quanto emerso – commenta l’avvocato di Panzeri, Simone Faccio- . Ora chiediamo che il tribunale fallimentare intervenga rapidamente. La proprietà ha tutto l’interesse a che l’area venga risanata rapidamente e i responsabili di quanto successo devono intervenire subito nell’interesse della salute pubblica, dell’ambiente e della legalità. La procedura fallimentare ha ricevuto un milione di euro per la vendita dell’area del campeggio e ha quindi le risorse necessarie per intervenire. E’ infatti inaccettabile che la rimozione di 50 casette abusive possa avere prodotto un tale disastro. E’ ora che si intervenga».
L’area del campeggio resta intanto sotto sequestro.
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