Gli studenti del Liceo Ferraris in gita con la Cgil alla Risiera di San Sabba
Il 6 e 7 aprile due quinte del liceo Ferraris hanno visitato il Campo di concentramento a Trieste per l'edizione 2022 del Viaggio della memoria
Per il terzo anno consecutivo il Comitato “In Treno per la Memoria” non ha potuto organizzare il consueto treno per Auschwitz: ma se il treno non è partito, la memoria non è rimasta ferma. Dopo due anni di stop forzato per la pandemia, l’edizione 2022 del Viaggio della memoria si è tenuta entro i confini italiani: destinazione Trieste per i 300 partecipanti. Tra loro attiviste e attivisti sindacali e 200 studentesse e studenti delle scuole lombarde.
La CGIL di Varese ha scelto di partecipare al viaggio e, considerando inestimabile il valore della memoria e del ricordo delle vittime della Shoà e la necessità di trasmetterlo alle giovani generazioni, ha coinvolto in maniera più ampia possibile studentesse e studenti: la delegazione di Varese infatti è composta da 43 alunni del Liceo Scientifico “Ferraris” di Varese e da 5 accompagnatori.
Ricordare il passato e leggere il presente
I percorsi di studio si sono attivati nelle scuole che, come ogni anno, hanno aderito al progetto con interesse, mostrando quanto ritengano importante la proposta del Comitato per approfondire la conoscenza e sviluppare senso critico e analitico non soltanto verso un periodo tragico della Storia europea, ma più in generale per una lettura della contemporaneità e dei drammi che ancora oggi segnano la vita del nostro continente e impediscono l’armoniosa realizzazione degli obiettivi di pace e di convivenza che sono alla base dell’idea stessa di Europa.
Purtroppo gli eventi delle ultime settimane in Ucraina hanno reso drammaticamente concrete e presenti queste considerazioni.
La Risiera di San Sabba
Alla periferia di Trieste, in un vecchio stabilimento per la pilatura del riso (la Risiera, appunto) i nazisti impiantarono un campo di concentramento. Si calcola che da qui transitarono circa 25.000 persone. La Risiera fu l’unico campo italiano nel quale fu installato un forno crematorio: il numero di vittime resta difficile da quantificare, ma certamente furono diverse migliaia.
La macchina dello sterminio funzionò a pieno ritmo fino alla fine della guerra: il 29 aprile 1945, mentre le armate tedesche erano in fuga, gli ultimi prigionieri furono liberati e il forno crematorio fu fatto saltare con la dinamite per cancellare ogni traccia.
Nel dopoguerra la Risiera fu a lungo dimenticata e la sua stessa esistenza addirittura negata. L’edificio fu dichiarato monumento nazionale nel 1965.
La gita dei ragazzi di due quinte del Liceo Ferraris
Mercoledì 6 c’è stata la visita alla Risiera, un’esperienza toccante ed emozionante, mentre giovedì 7 aprile, i partecipanti hanno seguito il seminario “Il Confine più lungo” sulla deportazione nel territorio di Trieste dopo l’emanazione delle leggi Razziali del 1938.
Lo sforzo e il lavoro della CGIL di Varese, insieme al Comitato Organizzatore, continueranno nei prossimi anni per mantenere viva questa opportunità preziosa per i giovani di acquisizione di conoscenza e di testimonianza con l’obiettivo di diventare cittadini d’Europa costruttori di una società coesa ed inclusiva, di rispetto tra le persone e di pace tra i popoli e le nazioni.
“Chiunque salva una sola anima è creditore come chi salva il mondo intero”: anche quando sembra tutto perduto non dobbiamo mai perdere il senso del giusto e della responsabilità.
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