Derivati, quanto ci costano. Altri 2 milioni di spese legali per il Comune di Busto Arsizio

Tra rate arretrate e spese legali per la causa persa davanti alla corte inglese il conto per le casse comunali è milionario. L'opposizione protesta (Pd e Busto al Centro) ma Antonelli ammette: "Non ci sono alternative"

consiglio comunale busto arsizio 2022

La vicenda dei derivati con Deutsche Bank, e la relativa causa giudiziaria (persa), tornano al centro del dibattito in Consiglio Comunale a seguito della variazione di bilancio da 2,1 milioni di euro decisa dalla giunta per incrementare, con l’avanzo di amministrazione, il fondo spese legali destinati a coprire i costi della causa persa davanti alla Corte di giustizia inglese.

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Secondo il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni c’è un problema per i conti del Comune: «Siamo stati condannati a pagare 2,1 milioni di euro per la questione derivati. Si aggiungono a spese legali di circa 1,5 milioni già sborsati l’anno scorso. Crediamo sia opportuno sentire il parere di chi ci ha difeso in quella sede e un consulto da parte di terzi diventa necessario per evitare altre spese sulle spalle dei cittadini»

Anche il consigliere di Busto al Centro, Gianluca Castiglioni, affonda il colpo sul tema derivati, condividendo le riflessioni di Maggioni e chiedendo “diplomazia” al sindaco Antonelli che, da parte sua, afferma: «Non avevamo altra scelta e non siamo andati allo sbaraglio ma abbiamo chiesto a consulenti. Qui la diplomazia non funziona e io sono il meno adatto. Non siamo maldestri, questa è l’unica cosa che potevamo fare. La stessa Corte dei Conti ha invitato tutti a fare questa cosa. Si prosegue la causa in Italia perchè ci sono sentenze che danno ragione ai comuni».

L’assessore al bilancio Maurizio Artusa ha spiegato come sono stati spesi i soldi: «Avevamo 3,8 milioni per spese legali su derivati a fine 2021. Con la variazione di aprile abbiamo applicato 2,1 milioni per le spese legali della controparte. Le rate sospese sui derivati (altri 2,2 milioni di euro) le avevamo accantonate da luglio 2020. Le rate semestrali le abbiamo pagate fino a dicembre 2021».

Ad inizio seduta sono state commemorate diverse figure importanti per Busto Arsizio, scomparse nei giorni scorsi. Su tutte spiccano Olga Fiorini (le esequie si svolgeranno oggi, giovedì) e don Luigi Brambillasca. Ricordati anche la dipendente del Gabriella Borroni e il papà della vicesindaco Manuela Maffioli (assente per il lutto) anche loro recentemente deceduti.

Oltre alla variazione di bilancio sono stati approvati il conto economico 2021, l’istituzione della figura del disability manager (all’unanimità, ndr) e la Centrale Unica di Committenza con Gallarate per affrontare i grandi appalti derivanti dal Pnrr.

Infine, negli interventi liberi di fine seduta, c’è stato un duro attacco da parte del consigliere di maggioranza Matteo Sabba alla struttura del Busto Arsizio Film Festival: «Dovrebbe essere una spilla da appuntare orgogliosamente al petto della città ma è solo un evento elitario che non scalda il cuore dei bustocchi. Molti non sanno nemmeno cos’è il Baff e questo significa che gran parte della città è esclusa dalla festa del cinema. Eppure basterebbe fare una campagna pubblicitaria a pagamento per farlo conoscere, cosa che non è mai stata fatta. Qualcuno dell’organizzazione ha detto che è colpa dell’ignoranza dei cittadini se non c’è partecipazione».

A queste parole ha replicato il sindaco stesso, a nome dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli che non era presente a causa del lutto che ha colpito la sua famiglia: «Respingo al mittente tutte le accuse fatte al Busto Arsizio Film Festival che, invece, è qualcosa di cui andare fieri e orgogliosi».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Aprile 2022
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