La maxi esercitazione di Croce Rossa e Vigili del fuoco sul Lago Maggiore
Esplosioni e disastri con figuranti truccati da vittime: in campo centinaia di persone
Locali di una centrale idroelettrica saturi di fumo che non spaventano i soccorritori armati di maschere a ossigeno e bombole: sfidano l’oscurità per andare incontro a chi chiede aiuto. Il grave infortunio sul lavoro. La richiesta di soccorso per persone disperse in riva al Lago o sulle montagne della Veddasca.
La maxi esercitazione che ha previsto diversi scenari emergenziali è durata per due giorni e ha visti impegnati oltre 250 soccorritori con il sostegno e il convinto patrocinio del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca: è stato allestito un campo base presso il “Parco Giona” servito da polo logistico per le attività.
Le esercitazioni sono partite il 23 e proseguite nella mattinata di domenica con vere e proprie simulazioni di soccorso nella centrale idrolelettrica di Roncovalgrande con tanto di figuranti messi in campo dalla Croce Rossa Italiana che ha trovato le finte vittime così da rendere verosimile l’intervento a cui hanno partecipato anche diverse unità dei vigili del fuoco.
Nelle due giornate sono state simulate varie attività di soccorso con l’impiego di vari nuclei specialistici di entrambe gli enti. Grazie alla collaborazione del comune di Maccagno che ha messo ha disposizione l’area, è stato possibile allestire un campo base con tende dormitorio, sale operative mobili, cucina e servizi presso il “Parco Giona”, il tutto al fine di fornire supporto logistico e di coordinamento delle operazioni.
Nella giornata del 23 sono state simulate ricerche dispersi, sperimentando con esisto favorevole i sistemi di localizzazione di dispositivi mobili del corpo nazionale dei vigili del fuoco (Mobile Search and Resque). I sistemi di ricerca sono stati impiegati da squadre di terra, installati a bordo di aeromobili a pilotaggio remoto e imbarcati sul nuovo elicottero AW 139 “Drago VF 150”.
Inoltre sono stati effettuati dei soccorsi sulle acque del lago Maggiore impiegando gli specialisti del soccorso acquatico sia dei VVF che della CRI.
Nella giornata del 24, grazie alla disponibilità di Enel Green Power è stato simulato uno scenario complesso presso la centrale idroelettrica di Roncovalgrande: a seguito di un evento anomalo ad uno dei trasformatori sono rimaste coinvolte circa trenta persone. I feriti sono stati soccorsi attuando procedure congiunte tra vigili del fuoco e croce rossa, mediante l’applicazione di varie tecniche tra cui quelle S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), N.B.C.R. (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) – N.R. (Nucleare Radiologico) e sistemi di ricerca mediante la localizzazione di dispositivi mobili in indoor.
Sul piazzale antistante la centrale è stato istituito il P.C.A. (Posto di Comando Avanzato) ed allestito un P.M.A. (Posto Medico Avanzato) al fine di gestire la maxi-emergenza.
Le due giornate hanno permesso a vigili del fuoco e croce rossa italiana di affinare ulteriormente le procedure di reciproco allertamento, la catena di comando mediante l’implementazione del I.C.S. (Incidente Command Sistem) nonché la collaborazione nelle attività di soccorso, e si sono concluse alla presenza delle massime Autorità Locali.
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