La qualità del servizio raccolta rifiuti non cambia, a Gazzada Schianno la Tari non aumenta
Consiglio comunale animato in alcuni passaggi. Votato dalla maggioranza il Piano economico finanziario sulla gestione dei rifiuti per il 2022-2025. Netta bocciatura dell'opposizione: «Nessun miglioramento del servizio, perché abbiamo lasciato Coinger?»

A Gazzada Schianno è l’argomento principale da molti mesi: la nuova società di gestione rifiuti. Se ne discute dentro e fuori il consiglio comunale e il tema pare oscurare qualunque altro evento di natura amministrativa che, evidentemente, non ha la stessa rilevanza.
Il consiglio comunale di questa sera, giovedì 28 aprile, non è stato diverso nei temi e soprattutto nei toni, sempre molto accesi tra maggioranza e opposizione segno di un rapporto non proprio in buona salute.
Oggi il Piano Economico Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2022-2025 è stato approvato con i soli voti della maggioranza. L’opposizione ha fatto lunghi interventi per avere delucidazioni su alcuni passaggi del piano che è stato redatto dalla Ref. Un dettaglio non insignificante perché su alcune delle obiezioni sollevate da Alfonso Minonzio, Stefano Frattini e Marco Maffiolini, sindaco e funzionari comunali si sono presi il tempo per chiedere alla società che ha steso il Piano Economico ragguagli e precisazioni.
In mezzo ai numeri alle leggi e ai codici quel che è più volte emerso è che nella relazione del Pef, il Piano Economico appunto, è scritto che non è previsto un miglioramento del servizio offerto all’utenza. È su questo punto che i consiglieri di minoranza Minonzio e Frattini hanno più volte messo l’accento.
«In sostanza – ha detto Frattini – noi abbiamo lasciato Coinger per passare ad una società di cui ancora non conosciamo il nome ma supponiamo essere Sieco, senza aver alcun vantaggio. Anzi, a dire il vero abbiamo la piattaforma ecologica di Schianno (riattivata dal Comune ndr) aperta meno ore la settimana, e la tariffa della raccolta del verde che è aumentata del cento per cento, passando da 30 euro l’anno a 73 euro. Senza considerare il denaro sin qui speso per passare da una società di gestione rifiuti all’altra».
Il sindaco Paolo Trevisan ha voluto invece sottolineare che a fronte del cambiamento e del passaggio da Coinger alla nuova società, la Tari non aumenterà e i servizi resteranno gli stessi.
Troppo poco per Alfonso Minonzio, divenuto da braccio destro del sindaco a suo maggiore oppositore: «Questa relazione contraddice quella presentata mesi fa dall’amministrazione e commissionata a una società privata in cui si dava una descrizione del servizio offerto dal nuovo gestore della raccolta rifiuti completamente diverso da quello contenuto nel Pef. Diciamolo chiaramente i servizi non cambiano, per coprire alcuni costi si sono spostate cifre nel bilancio. Insomma ci spiegate il vantaggio quale sarebbe?». La risposta, al momento, non c’è.
Altro aspetto interessante: la pulizia e la manutenzione delle strade costerà 40 mila euro l’anno, denaro che non è stato speso in epoca di pandemia.
A questo punto non resta che aspettare l’arrivo ufficiale della nuova società di gestione rifiuti che prenderà il posto di Coinger e poi fare le opportune valutazioni: «Vediamo cosa succederà a chi è rimasto in Coinger – ha concluso Trevisan – Come cambieranno i loro servizi e le loro tariffe, poi potremo fare un confronto»
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