Prevenzione ginecologica: perché è importante a tutte le età?
Dall’adolescenza all’età fertile, fino alla menopausa, la prevenzione ginecologica è un’attenzione per la salute intima di ogni donna
Eseguire controlli periodici è il primo passo per prendersi cura di sé stesse e permette di prevenire l’insorgenza di alcune patologie o se, individuate tempestivamente, indirizzare a cure e trattamenti sempre più personalizzati.
Quando iniziare? Quali sono i controlli e gli esami da eseguire con regolarità? Si deve programmare una visita solo se si presentano sintomi o disturbi? Cerchiamo di fare chiarezza con la dottoressa Serena Del Zoppo, ginecologa di Humanitas Mater Domini.
Dalla prima visita alla menopausa: quali sono le tappe della prevenzione?
“Generalmente, per la donna il momento “giusto” per iniziare i controlli coincide con la maggiore età. Nelle ragazze più giovani, ma già sessualmente attive o che manifestano qualche disturbo, invece, gli esami dovrebbero essere eseguiti sicuramente prima. Da questo momento in poi, il consiglio è quello di programmare ogni anno una visita specialistica di controllo”, spiega la dottoressa.
Attenzione però a tenere sotto controllo alcuni campanelli di allarme, come forti dolori pelvici e irregolarità mestruali, che possono essere spie di una possibile endometriosi o di un ovaio policistico, per i quali è sempre indicata una visita ginecologica. Un’altra fase delicata nella vita di una donna è la menopausa, sia la fase che la precede sia quella immediatamente successiva. Si presenta in genere verso i 45 – i 55 anni e comporta una serie di cambiamenti fisici e psicologici. Proprio in questo periodo possono presentarsi con più frequenza patologie organiche dell’apparato riproduttivo, come polipi ed alterazioni pretumorali dell’utero”, racconta la dottoressa Del Zoppo.
Quali sono i controlli periodici ginecologici?
I controlli che devono essere eseguiti con regolarità per il controllo della salute intima sono:
Visita ginecologica
La visita specialistica serve per valutare lo stato di normalità dell’apparato genitale femminile ed escludere la presenza di eventuali patologie. Per le ragazze in giovane età, la visita ginecologica prevede un’ecografia trans-addominale, mentre per le donne sessualmente attive si completa con l’ecografia trans-vaginale. In entrami i casi, l’esame permette al medico di diagnosticare la presenza di eventuali cisti ovariche o polipi, per fare un esempio.
Pap test
Il pap test è un importante esame ginecologico per la prevenzione del tumore del collo dell’utero (cervice uterina). L’indicazione è eseguirlo ogni 1-3 anni a partire dai 25 anni. Consiste in un prelievo citologico (cioè di cellule) dal collo dell’utero (simile ad un tampone) e serve per individuare eventuali anomalie cellulari che, nella maggior parte dei casi non sono tumorali, ma displasie. Queste alterazioni sono dovute spesso alla presenza del papilloma virus e, se sottovalutate, con il passare del tempo potrebbero trasformarsi in tumori. Il pap test, quindi, permette una diagnosi precoce di alterazioni pretumorali e un trattamento medico tempestivo.
Nel caso di infezioni vaginali, spesso ricorrenti, lo specialista può indicare l’esecuzione di tamponi vaginali e/o cervicale e uretrale. Questi esami permettono di stabilire la causa dell’infezione da microorganismi patogeni (funghi e/o da batteri) e l’eventuale ceppo, per poi consigliare alla donna la terapia più adeguata.
“Prevenzione” è dunque la parola chiave, che si traduce nei controlli periodici, in uno stile di vita sano e nella conoscenza del proprio corpo.
Guida alla prevenzione: guarda la video intervista degli specialisti di Humanitas Mater Domini
Nonostante il mondo femminile sia più sensibile al tema della prevenzione, molti sono ancora i dubbi e le perplessità delle donne ad ogni età. Le domande più frequenti delle pazienti sono affrontate nell’intervista con il dottor Alfredo Porcelli, responsabile Ginecologia di Humanitas Mater Domini, e la dottoressa Serena Del Zoppo, ginecologa e specialista del servizio My Check Up dell’ospedale.
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