Inaugurata la nuova terapia intensiva all’ospedale di Gallarate: “Potrà attrarre più personale”
È operativo il nuovo reparto al quarto piano del padiglione polichirurgico. Il direttore Porfido fiducioso sul tema della carenza di personale. Taglio del nastro anche a Busto per il nuovo acceleratore lineare. Presente il Presidente Fontana
Una terapia intensiva nuova, luminosa e più funzionale e un acceleratore lineare di ultima generazione.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, questo pomeriggio, ha partecipato a una doppia inaugurazione all’Asst Valle Olona.
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Prima è stato tagliato il nastro del reparto di rianimazione i cui lavori di ristrutturazione, del valore di quasi 5 milioni di euro, erano stati avviati nell’estate del 2020. Poi l’emergenza covid prima e alcuni problemi a reperire i pannelli delle coperture del controsoffitto avevano fatto slittare l’avvio del reparto: « Viene così migliorato lo spazio a disposizione sia dei pazienti, dei loro famigliari e del personale che potrà operare in un ambiante decisamente più confortevole – ha spiegato il direttore di presidio Roberto Gelmi – un ambiente migliorato a disposizione soprattutto del personale che lo merita».
Aperto al 4° piano del Padiglione Polichirurgico, occupa una superficie di circa 800 mq, pari a circa il doppio dell’area occupata in precedenza. Oltre al completo rinnovamento della parte edilizia e impiantistica, nel progetto è stata inserita la realizzazione di un nuovo impianto elevatore e la ristrutturazione di uno esistente, in diretto collegamento col Pronto Soccorso. Il nuovo reparto è più luminoso e offre dotazioni elettromedicali al letto del paziente (sistemi per emodialisi, sistemi per ventilazioni diversificate, supporti video per procedure diagnostiche) potenziate. E’ stata, inoltre, realizzata una sala attrezzata in modo specifico per eseguire procedure complesse e di breve durata in pazienti non necessariamente destinati alla rianimazione, ma che richiedono gestioni specialistiche e strumentali proprie della rianimazione stessa.
La nuova Rianimazione di Gallarate, diretta dal dottor Emanuele Bossi, ha 8 posti letto ed è in grado fornire cure complesse a circa 250 pazienti.
Un risultato sottolineato anche dal direttore generale dell’Asst Eugenio Porfido: « Una rianimazione ripensata, più luminosa, con apparecchiature all’avanguardia che, ci auguriamo, possa attrarre anche ulteriore personale.Il problema della carenza di specialisti di rianimazione è nota, noi abbiamo sempre bandi aperti per assumere nuovo personale, attualmente ci affidiamo alla cooperative per garantire il servizio».
La nuova terapia intensiva con 8 posti letto dovrebbe, poi, essere affiancata dalla struttura d’emergenza che dovrebbe attuarsi nell’ex deposito dell’Aeronautica. Qui, infatti, è previsto il trasferimento dell’equipaggiamento dell’ospedale in Fiera, il padiglione gestito dal Policlinico che ha svolto un ruolo determinante durante la seconda ondata covid e ancora nei mesi critici dell’inverno scorso. Chiuso dal 22 febbraio, Regione Lombardia sta elaborando un progetto per trasferire proprio nei capannoni dell’Esercito il futuro eventuale centro d’emergenza sanitaria.
Una nuova importante apparecchiatura è stata inaugurata nella radioterapia invece all’ospedale di Busto Arsizio dove è entrato in funzione un nuovo acceleratore lineare che andrà a sostituire l’attuale impianto. Un macchinario del valore di 2,8 milioni di euro che assicura prestazioni precise e meno invasive per i pazienti . Viene utilizzato nella cura dei tumori maligni ed è in grado di effettuare trattamenti radianti di estrema precisione, perché dotata di sistemi di controllo in tempo reale dei movimenti degli organi interni del paziente e della superficie corporea. Il tutto è gestito da un sistema di controllo informatico di ogni fase del percorso di cura (dal dato clinico a quello tecnico-dosimetrico), ai fini di una sempre maggiore garanzia di qualità e di sicurezza delle terapie. Tali caratteristiche permettono di effettuare trattamenti sempre più focalizzati sul bersaglio tumorale da trattare. Molteplici le ricadute positive per il malato: effetti collaterali ridotti, migliore controllo della malattia neoplastica e sopravvivenza degli oltre 600 pazienti trattati.
«Queste due inaugurazioni – ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – testimoniano la capacità di reazione del nostro Sistema Sanitario regionale dopo la pandemia da Covid-19. Potenziare la sanità territoriale significa anche far crescere e migliorare i nostri ospedali, incrementare la loro attività, per rendere efficace il percorso di continuità assistenziale e la presa in carico globale dei pazienti. Regione Lombardia dimostra, oggi, di saper condurre queste esigenze verso soluzioni di grande attenzione ed equilibrio. Un nuovo quadro normativo ci consente, con le risorse del Pnrr a cui Regione Lombardia ha dato pieno corso, di guardare al futuro con maggiore fiducia. Nuove strutture e nuove funzioni coinvolgono anche l’ASST Valle Olona, a Busto Arsizio e Gallarate con la previsione di Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali».
Alle due inaugurazioni hanno preso parte anche il sindaco di Gallarate Cassani e di Busto Arsizio Antonelli, oltre al presidente della Commissione sanità Monti. Al termine della giornata inaugurale, hanno partecipato con la direzione aziendale e la direzione professionale dei due ospedali alla presentazione dei risultati preliminari relativi al metaprogetto del nuovo ospedale, in
preparazione al documento di valutazione ambientale strategica.
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Caro Dr Porfidio vi mettete in mostra facendo inaugurazioni, ma intanto il reparto di Diabetologia non funziona più, non fanno controlli , non danno esiti, dobbiamo scrivere a chi l’ha visto per caso?
Anzi se moriamo tutti risolviamo il problema dei costi vero.