Inceneritore di Giubiasco, i risultati dei collaudi
Secondo il rapporto presentato da dipartimento del territorio l'impianto è "conforme alle prescrizioni tecniche". Divulgate anche le risposte all'interrogazione sui possibili rischi della struttura
"Le verifiche fatte permettono di concludere che il Ticino dispone ora di un impianto di termovalorizzazione conforme alle prescrizioni tecniche e all’altezza delle aspettative". È questo il giudizio che emerge dai risultati dei collaudi e dei monitoraggi delle prestazioni ambientali dell’impianto di Giubiasco presentati questa mattina in Canton Ticino dal Dipartimento del territorio e dall’azienda cantonale dei rifiuti. La messa in funzione della struttura, si legge nel rapporto, "implica una serie di aspetti da collaudare affinché l’impianto possa essere considerato conforme alle specifiche norme ambientali ed alle condizioni, in certi settori ancora più restrittive, poste a livello di licenza edilizia. Buona parte di questi collaudi sono stati effettuati in gennaio-febbraio 2010 con diverse condizioni di esercizio: a pieno carico, a regime parziale (67%), con l’aggiunta di fanghi di impianti di depurazione e senza. Gli aspetti da collaudare costituiscono, come detto, una parte degli oneri e delle condizioni legate alla licenza edilizia. Altri aspetti, per esempio il monitoraggio ambientale durante l’esercizio, o le sistemazioni esterne, esulano dalle responsabilità dei fornitori dell’impianto e dai collaudi ora eseguiti". «Dopo molte discussioni, critiche e richieste – ha commentato nel suo discorso il Consigliere di Stato, Marco Borradori – ora possiamo certificare che quanto è stato progettato a livello tecnico e ciò che è stato garantito in relazione al rispetto dei limiti prescritti dalle normative ambientali, è confermato dai risultati dei collaudi eseguiti nelle scorse settimane e dai monitoraggi permanenti o periodici. L’impianto di Giubiasco rappresenta un tassello fondamentale della politica cantonale e federale per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Politica che nel corso degli anni si è sviluppata e si è fatta più articolata, per poter rispondere alle esigenze di uno smaltimento ambientalmente ed economicamente sostenibile. Per smaltimento, infatti, oggi intendiamo la raccolta, la separazione e il trattamento dei rifiuti in tutte le sue possibilità: dal riciclaggio, in prima priorità, alla trasformazione per un riutilizzo in altri ambiti, alla valorizzazione del potere calorico attraverso un processo di termodistruzione che permetta di recuperare l’energia.
Uno smaltimento dei rifiuti sicuro e corretto è tra i principali obiettivi della politica ambientale del nostro Cantone. Un obiettivo che ora si sta adempiendo anche grazie alla messa in esercizio di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di nuova generazione, che permetterà di smaltire, nei prossimi 20 anni, tutti i rifiuti combustibili non riciclabili e i fanghi di depurazione prodotti in Ticino (a parte il Locarnese) e nel comprensorio del Moesano. E ciò con prestazioni ragguardevoli, certamente tra le migliori in Svizzera».
Durante la conferenza stampa il dipartimento del territorio ha presentato il rapporto che riassume gli esiti dei collaudi. Sono state inoltre divulgate le risposte del Consiglio di Stato all’interrogazione dell’11 agosto 2009 (no. 222.09) dal titolo "L’inceneritore e i suoi fumi" e concentrata sulla prevenzione dei possibili rischi collegati all’utilizzo dell’impianto.
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