Duecento nuovi alberi e un ingresso “anti traffico” alla Goglio di Daverio
Gli ultimi quaranta alberi sono stati piantati dai bambini delle scuole elementari. Una mattina di festa per presentare un progetto più ampio di sostenibilità e attenzione alla comunità
“La sostenibilità è qualcosa di cui da alcuni anni si parla molto. Noi cerchiamo di praticarla da sempre”. Franco Goglio, presidente e amministratore delegato della Goglio di Daverio, ha osservato con il sorriso i bambini della scuola elementare di Daverio piantare gli ultimi quaranta, degli oltre duecento nuovi alberi che sono stati collocati all’interno dell’azienda.
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Le porte dello stabilimento hanno accolto questa mattina studenti, insegnanti e autorità in occasione dell’evento “riGOGLIOso“, l’iniziativa green voluta per aggiungere un ulteriore tassello a un progetto più ampio che ha portato alla piantumazione nel perimetro dell’impianto di Daverio di oltre 200 nuovi alberi, alla realizzazione di un progetto didattico con la scuola elementare e all’apertura della nuova strada di collegamento e ingresso verso lo stabilimento per migliorare la viabilità e ridurre l’inquinamento. Presenti alla mattinata anche il sindaco di Daverio, Marco Colombo, l’assessore regionale Emanuele Monti, il parroco di Daverio, il sindaco di Casale Litta, Graziano Maffioli e il sindaco di Venegono Inferiore e consigliere provinciale, Mattia Premazzi.
“L’impresa deve creare valore anche per il suo territorio”
“L’apertura di un nuovo varco di accesso allo stabilimento e la piantumazione di oltre 200 alberi sono una nuova e importante tappa del nostro percorso di sostenibilità – ha dichiarato Franco Goglio, Presidente e Amministratore Delegato di Goglio SpA –. Siamo fermamente convinti che l’impresa debba non solo creare valore economico ma anche adottare una strategia orientata alla sostenibilità ambientale e finalizzata a garantire il benessere delle persone che vivono sul territorio”.
Dal risparmio di energia alla riduzione dell’inquinamento: un cammino iniziato dagli anni Settanta
Ambiente e attenzione alla comunità sono due costanti che questa impresa ha coltivato negli anni fin dalla sua nascita e che ancora oggi la rendono un modello per molte altre aziende. Negli anni Settanta la Goglio a Daverio, è stata la prima realtà del settore (in Italia e nel mondo) a realizzare un impianto di recupero che consente di riutilizzare circa il 96% del solvente per inchiostri e adesivi, con una netta riduzione delle emissioni in atmosfera.
Nel 2015, sempre a Daverio, l’azienda ha realizzato in collaborazione con il partner E.ON una centrale di cogenerazione del gas per la produzione di energia elettrica ed energia termica, riducendo il carbon footprint di tutto il processo produttivo. «Goglio è una realtà di riferimento per tutto il territorio e un esempio di innovazione che va oltre i confini provinciali – ha sottolineato il sindaco di Daverio, Marco Colombo – Nel caso della produzione energetica, soltanto con il surplus di energia che produce, potrebbe alimentar tutto il paese, anche se questo purtroppo non è possibile secondo le normative attuali».
Lo stabilimento è dotato di un impianto di raffreddamento ad aria, che permette di risparmiare in termini di consumi idrici ed elettrici, oltre che di un sistema per il recupero e utilizzo delle acque meteoriche di prima pioggia. Un percorso di sostenibilità, quello di Goglio, che ha radici lontane e che oggi segna un altro importante traguardo.
Il nuovo ingresso “anti traffico”
Fondato nel 1969, lo stabilimento Goglio di Daverio impiega 735 dipendenti, si estende su una superficie complessiva di oltre 230.000 mq ed è il quartier generale da dove sono coordinate tutte le attività del gruppo, leader mondiale nel settore del packaging flessibile. Alcune centinaia di lavoratori provengono dai comuni limitrofi e la realizzazione del nuovo ingresso è stata concepita proprio per consentire, ai circa 300 dipendenti che risiedono a ovest dell’impianto di accedervi passando dal comune di Crosio della Valle, con importanti riduzioni del traffico locale e un risparmio stimato di 60.000 km e 7 tonnellate di CO 2 l’anno.
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