Giro, vince il colombiano Buitrago. Covi ci prova, poi aiuta Almeida
A Lavarone festeggia il giovane sudamericano della Bahrain; Il "Puma" va in fuga ma Van der Poel lo stacca. Fortunato (Eolo) tenace, Carapaz resta in rosa
Davanti è una tappa scoppiettante e gradevole, dietro – ovvero tra gli uomini di classifica – i distacchi e gli attacchi restano estremamente limitati e così la classifica del Giro d’Italia cambia di poco tra i primi quattro. A vincere sul traguardo trentino di Lavarone è un colombiano, Santiago Buitrago, giovane (23 anni) della Bahrain-Merida, lasciato libero di andare all’attacco nonostante abbia capitan Landa a caccia della maglia rosa.
Buitrago ha attaccato al momento giusto, saltando i due corridori che prima di lui erano andati in fuga solitaria ovvero la star Mathieu van der Poel – spettacolare ma con i tempi sbagliati – e quindi baby face Gijs Leemreize, olandese giovanissimo che a un certo punto ha dato l’impressione di arrivare in fondo. Invece sull’ultima salita Buitrago – che era anche caduto in precedenza – ha mostrato la migliore condizione guidato dall’ammiraglia da Franco Pellizzotti.
Dietro, come detto, i favoriti hanno replicato quanto fatto in altre giornate: “menate” dei luogotenenti come Porte e Poels per scremare il gruppo (oggi ha pagato Nibali che però ha mantenuto il quinto posto) dei più forti e sprint nel finale per guadagnare qualche secondo. La maglia rosa Carapaz è arrivato con Hindley, Landa ha perso una manciata di metri mentre Almeida – il più temuto a cronometro – si è staccato ma non si è arreso finendo a 1’10” da Carapaz.
A proposito di Almeida e di UAE-Emirates, la tappa di Lavarone è stato terreno di attacco per il nostro Alessandro Covi: il “puma di Taino” (foto in alto) è andato in fuga sulla salita del passo del Vetriolo con Van der Poel, Martin e Gall. Rampe dure che hanno respinto il corridore varesino il quale però è stato prezioso proprio per capitan Almeida quando il portoghese è stato staccato dai rivali: Covi lo ha trainato finché le gambe hanno retto, poi ha mollato finendo lontano.
In casa Eolo-Kometa invece, ci ha provato Lorenzo Fortunato a sua volta respinto dalla salita del Vetriolo: fino a lì era rimasto con il gruppo più ampio in fuga, poi ha dovuto rallentare ed è stato sfilato dal drappello della maglia rosa. “Fortu” ha mostrato tenacia arrivando al traguardo poco prima di Nibali (a 4’56” da Buitrago) mantenendo la Top 15 nel mirino (è 17°). Sfumano invece forse del tutto le speranze di maglia azzurra per Diego Rosa perché l’olandese Bowman ha consolidato la propria leadership. Domani – giovedì 26 – la quart’ultima frazione da Borgo Valsugana a Treviso, ultima tappa “tranquilla” prima del gran finale.
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