“Fermate la guerra”: centinaia di bambini e ragazzi in piazza a Solbiate Arno per la pace
Cinque cortei coloratissimi sono partiti dalle scuole primarie e secondarie di Cazzago Brabbia, Oggiona, Santo Stefano, Carnago e Solbiate Arno per la pace

Cinque cortei coloratissimi sono partiti nella mattinata di oggi, venerdì 27 maggio, dalle scuole primarie e secondarie di Cazzago Brabbia, Oggiona, Santo Stefano, Carnago e Solbiate Arno. Bambini e ragazzi delle scuole dell’Istituto Galvaligi, della primaria di Carnago e della primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo (IC Azzate), gemellata con la primaria di Oggiona, hanno dato vita a una grande Marcia per la pace, terminata in piazza Mercato a Solbiate Arno.
Qui i bambini sono stati accolti dalla preside del Galvaligi, Ilaria Maci e dalle autorità locali, a cominciare dal sindaco di Carnago Barbara Carabelli e gli assessori Laura Colombo (Solbiate Arno) e Crolla (Oggiona con S.Stefano) per un momento di condivisione di pensieri e poesie fino al lancio dei palloncini arcobaleno (e biodegradabili) che ha concluso la manifestazione.
Si è chiuso così un percorso lungo di riflessione sulla guerra, le sue ragioni e il bisogno concreto e sempre prevalente di pace, iniziato il mese scorso con il messaggio che Don Luigi Ciotti ha rivolto proprio ai giovanissimi studenti di Solbiate Arno.
«La marcia è stata significativo spunto di riflessione sul valore della solidarietà e della fratellanza, ancora più palpabili in un contesto di ampia condivisione con insegnanti e compagni – spiega Pina Rea, insegnante che ha intercettato Don Ciotti e ha collaborato a coordinare il progetto – per settimane gli alunni si sono preparati alla marcia confrontandosi tra loro e con gli insegnanti, sviluppando un pensiero critico e assumendosi la responsabilità di agire cercando le vie della pace nel rispetto dei diritti umani».
Non è stata solo una marcia contro la guerra in Ucraina, ma contro tutte le guerre che continuano a insanguinare il mondo. Una manifestazione che è strumento per costruire una nuova cultura di pace da attuare tutti i giorni, in ogni momento della giornata «prendendoci cura delle vite degli altri e del pianeta, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere», hanno detto i ragazzi.
La marcia è stata un momento educativo “sul campo”, in piena coerenza con le attività didattiche proposte nell’ambito dell’Educazione civica, prevista dalle disposizioni ministeriali.
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