L’arte di Ravo torna in Ticino con un murale al Parco delle Gole della Breggia
Soggetto dell’opera sarà il capolavoro seicentesco di Pier Francesco Mola “Socrate insegna ai giovani la conoscenza di sé”
![ravo parco delle gole della baroggia ticino](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/06/ravo-parco-delle-gole-della-baroggia-ticino-1309654.610x431.jpg)
Un nuovo progetto artistico per Andrea “Ravo” Mattoni in Canton Ticino. L’artista varesino realizzerà nei prossimi mesi una delle sue opere nella cornice del Parco delle Gole della Breggia. L’iniziativa rientra tra le azioni dedicate all’arte urbana (qui tutti i dettagli dei progetti del Mendrisiotto dedicati alla Street Art) promosse dall’Organizzazione turistica del Mendrisiotto, dal Parco delle Gole della Breggia e dal Gruppo ECSA, in collaborazione con la galleria d’arte Artrust.
Nel mese di settembre, Ravo, che già ha contribuito con una sua opera alla Triennale di Maroggia 2021 – realizzerà un nuovo murale nel Mendrisiotto. Il progetto – sviluppato in collaborazione con Artrust – prevede un intervento sulla parete che costeggia la galleria che oggi collega il parcheggio pubblico del Parco all’area dell’ex cementificio SACEBA. Soggetto dell’opera sarà il capolavoro di Pier Francesco Mola – artista di origini ticinesi – “Socrate insegna ai giovani la conoscenza di sé”, dipinto risalente al 1.660 circa, conservato oggi all’interno di Villa Ciani a Lugano.
«Nell’ambito di una progressiva riqualificazione dell’area del Parco – afferma Andrea Stella, Direttore del Parco ticinese – abbiamo individuato in Andrea Ravo Mattoni l’artista ideale per la realizzazione di un’opera murale che potesse diventare una sorta di biglietto da visita per i visitatori che arrivano al parco e che, allo stesso tempo, fosse in linea con la nostra missione educativa: l’idea è infatti di coinvolgere in un futuro i giovani artisti sul territorio in un piccolo progetto di Street Art.».
«Come sempre nel mio percorso artistico, anche questo progetto si pone come un ponte non solo tra arte del passato e arte contemporanea, ma anche tra territorio e istituzioni museali – aggiunge Andrea Ravo Mattoni –. Dopo una gestazione molto lunga, a causa anche delle limitazioni della pandemia che hanno fatto slittare più volte la sua esecuzione, sono molto felice che finalmente questo lavoro possa vedere la luce e sono orgoglioso di tornare in Ticino con un’opera di questo spessore, di un grande artista che tra l’altro è nato a Coldrerio, a due passi da qui».
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