Aprirà in ottobre l’Agenzia per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive
Presentata in Regione l'Agenzia che si occuperà dello studio, del monitoraggio e della prevenzione. Vi lavoreranno ricercatori, virologi e immunologi. Tra gli esperti chiamato anche il professor Paolo Grossi
Avrà sede all’ospedale Sacco di Milano la prima Agenzia italiana per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.
VAIOLO DELLE SCIMMIE
A dar notizia sono stati il presidente della Regione Attilio Fontana e la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. L’annuncio arriva alla fine di due anni difficili legati al Covid, mentre sembra affacciarsi una nuova minaccia: sono 13 i lombardi a cui è stato riscontrato il vaiolo delle scimmie. Si tratta di uomini di età compresa tra i 22 e i 55 anni e che sono rimasti contagiati in seguito a viaggi all’estero o dopo incontri con persone che rientravano dall’estero. Le persone, però, sono curate a domicilio, la prognosi è favorevole come ha assicurato il direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi: «La situazione è assolutamente sotto controllo e non è affatto paragonabile alla situazione Covid» ha commentato la vicepresidente Moratti.
85 MILIONI STANZIATI
L’Agenzia è la prima a nascere in Italia : « L’importanza e la finalità strategica – ha spiegato il governatore – sono emerse ancora di più dopo la pandemia e quindi sono ancora più felice del risultato raggiunto e che ha anche già avuto anche il ‘via libera’ del Governo come progetto bandiera e per il quale la Regione Lombardia ha già stanziato 85 milioni di euro. È una struttura che va a rafforzare quella grande prevalenza che la Lombardia ha nelle scienze della vita ed è un ulteriore stimolo per ricercatori, virologi e immunologi. Coinvolge tutte le branche che hanno a che fare con le malattie infettive ed è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione che riserviamo al tema della sanità e alla prevenzione nuove epidemie».
ATTIVITA’ DAL PRIMO OTTOBRE: TRA GLI SPECIALISTI IL VARESINO PAOLO GROSSI
Partirà il primo ottobre e potrà contare su una squadra di una ventina di studiosi e ricercatori che saranno in rete con il nuovo progetto Hera (Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie). In quest’ottica l’Agenzia contribuirà allo sviluppo delle politiche europee di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie e potrà beneficiare dei relativi finanziamenti europei (la Commissione Europea prevede nei prossimi anni 30 miliardi di euro su tali attività).
Tra gli esperti chiamati a collaborare con la rete anche il professor Paolo Grossi, primario delle Malattie Infettivi dell’Asst Sette Laghi e docente dell’Università dell’Insubria. Sarà uno dei tre esperti chiamati a dirigere la rete delle malattie infettive insieme ad Andrea Gori (Policlinico-UniMi) e Giuliano Rizzardini (Ospedale Sacco).
COMPITI DELL’AGENZIA
Tra i compiti principali dell’Agenzia, la preparazione ad eventuali emergenze sanitarie epidemiche e relativa attività di formazione alle strutture, ricerca e monitoraggio nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura derivanti dalla diffusione di microorganismi. Ed ancora, ricerca di nuove strategie terapeutiche, buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all’antibiotico-resistenza;
Ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e, tra gli altri, attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria nazionale e con gli atti di programmazione regionale in materia.
I CAMPI DI AZIONE
L’agenzia farà ricerca in ambito virologico (sviluppo nuove metodiche diagnostiche, genotipizzazione, sviluppo di nuovi target terapeutici, identificazione marker prognostici); immunologico (sviluppo nuove metodiche diagnostiche, sviluppo di nuovi target terapeutici, identificazione marker prognostici, monoclonali, vaccini, meccanismi patogenetici) e clinico (studi di coorte, trial clinici, validazione della ricerca elaborata in ambito viro-immunologico).
Dovrà quindi elaborare strumenti innovativi, garantire omogeneità degli strumenti IT di raccolta dati, elaborare e analizzare dati epidemiologici e sviluppare modelli matematici per il controllo e la gestione dell’andamento delle malattie infettive. E ancora, dovrà elaborare sistemi di alert epidemiologici, linee guida, protocolli e strategie di preparedness, compresa la formulazione di nuovi standard per la generazione e raccolta dati e digitalizzazione dei servizi.
SETTE LE ARTICOLAZIONI DELL’AGENZIA
Sono 7 i settori in cui è articolata l’Agenzia: prevenzione, clinica, ricerca, politica sanitaria, promozione e difesa della salute, governance e partening, e infine didattica, formazione ed educazione.
L’Agenzia sarà composta dal Consiglio di Amministrazione (5 componenti di cui 3 designati da Regione Lombardia e 1 ciascuno dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Università e della Ricerca); dal direttore generale; dal direttore scientifico (responsabile di tutta l’attività di ricerca, sarà individuato con selezione pubblica tra professionisti in possesso di comprovate capacità scientifiche e manageriali e sarà il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Agenzia) e dal Collegio sindacale.
I PROFESSIONISTI DELLE DIVERSE AREE
L’Agenzia ha visto la luce grazie al lavoro di un gruppo di professionisti divisi in aree:
– Rete malattie infettive: Andrea Gori (Policlinico-UniMi); Giuliano Rizzardini (Ospedale Sacco); Paolo Grossi (Ospedale di Circolo, Varese-UnInsubria)
– Rete ricercatori esperti in immunologia e vaccinologia: Antonio Lanzavecchia (INGM) e Sergio Abrignani (INGM-UniMi)
– Rete medicina veterinaria interessata alla zoonosi: Luigi Bonizzi (UniMi)
– Rete agraria interessata alla qualità della vita rispetto al cibo: Lorenzo Morelli (UniCattolica)
– Coordinamento politiche regionali durante pandemia: Alessandro Venturi (Fondazione IRCCS San Matteo) e Scira Menoni (PoliMi)
– Coordinamento rimodellamento rete ospedaliera per le emergenze infettivologiche: Antonio Pesenti (UniMi) e Giacomo Grasselli (UniMi)
– Impatto climate change sulle Malattie Infettive: Massimo Tavoni (PoliMi); Renato Casagrandi (PoliMi), Roberto Colombo (UniBicocca
– Urban Health: Maurizio Tira (UniBs) e Stefano Capolongo (PoliMi)
– Economia sanitaria: Francesco Longo (UniBocconi) e Cristina Masella (PoliMi)
– Big Data & modeling: Stefano Ceri (PoliMi) e Mario Mezzanzanica (UniBicocca)
– Epidemiologia e Demografia/Statistica: Alessia Melegaro (UniBocconi); Giuseppe Ippolito (Spallanzani, Roma) e Giovanni Corrao (UniBicocca)
– Organizzazione medicina territoriale Vittorio De Micheli (Regione Lombardia) e Gianlorenzo Scaccabarozzi (ASST Lecco)
– Comunicazione e sviluppo di strategie di comunicazione per la prevenzione e mitigazione del rischio: Rosaria Iardino (Fondazione The Bridge
– Centri vaccinali: Enrico Pazzali (Fondazione Fiera) e Alessandro Perego (PoliMi)
– Telemedicina: Gian Vincenzo Zuccotti (UniMi) e Cristina Masella (PoliMi)
– Elaborazione di policy comportamentali nelle emergenze precedute da esercitazioni: Mario Raviglione (UniMI) e Holger Schünemann (UniMcMaster-Humanitas)
– Politica industriale delle produzioni biotech (vaccini, anticorpi monoclonali, terapie biologiche innovative) Assobiotec (Farmindustria): Emanuele Lettieri (PoliMi).
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