A Varese la prima comunità energetica rinnovabile
Approvato l’impianto fotovoltaico sulla scuola Garibaldi, per dare il via a un sistema di condivisione locale dell'energia sostenibile
Varese è pronta a dare l’avvio alla prima comunità energetica rinnovabile del territorio, con l’approvazione del progetto per realizzare l’impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola primaria Garibaldi, in via Mercantini, non solo per ridurre costi e consumi migliorando l’efficienza energetica, ma con l’obiettivo di costituire la prima Comunità energetica rinnovabile della città.
Si tratta di un modello energetico che si basa sulla produzione, consumo e condivisione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili: un sistema energetico collaborativo e partecipato, basato sullo scambio locale di energia pulita per coprire il fabbisogno energetico di un insieme di realtà che si uniscono indipendentemente dalla connessione fisica agli impianti di produzione. Un sistema quindi con una forte valenza ambientale, economica e sociale.
L’importo complessivo previsto per l’intervento sulla copertura dell’edificio scolastico è pari a 70 mila euro, per un impianto che avrà una potenza di 58 kwp.
Si tratta di un intervento finanziato grazie al PNRR, nell’ambito della Missione 2 relativa ai temi della “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
«Prosegue il piano per rendere le scuole della città degli edifici sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati -. Un processo avviato con la scuola Pellico e che ha portato ad oggi alla riqualificazione di circa 40 strutture scolastiche, e che proseguirà anche nei prossimi anni».
«Un ulteriore passo per raggiungere i parametri del piano UE Clima ed Energia 2030 e ridurre le emissioni climalteranti. La scuola Garibaldi si appresta a diventare una Comunità energetica rinnovabile, attraverso un modello basato sulla condivisione e su una forma energetica collaborativa – dichiara il consigliere delegato al Piano energia e clima, Dino De Simone -. È questa la strada per favorire lo sviluppo sostenibile e una partecipazione attiva in tutti i processi energetici. Un passo in linea con i parametri della transizione energetica, in cui i Comuni possono avere un ruolo determinante nello sviluppare e favorire modelli energetici innovativi».
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