“Clemente Ballerio era un uomo semplice che aiutava tutti”
Nella chiesa di Avigno l’ultimo saluto al “Rag”, con un ricordo delicato del sacerdote di fronte a centinaia di persone
La chiesa di Avigno, a due passi da dove viveva il “Rag” Clemente Ballerio, non è bastata a contenere la grande partecipazione delle persone. La prima fila, di fianco ai numerosi nipoti, figli, familiari, è stata popolata dagli alpini a cui era tanto legato. È il Vangelo di Giovanni a dare indicazioni su come “aiutare i defunti” dove si afferma “non sia turbato il vostro cuore, nella casa del Padre mio vi sono tanti posti”.
Il sacerdote ha raccontato con uno sguardo delicato alcuni aspetti della vita di Ballerio: «Clemente non è stato solo un grande imprenditore, ma un uomo buono, semplice, sempre pronto a dare una mano con la sua ironia, il suo umorismo. Trasmetteva principi di vita rivelando la sua saggezza. Ha aiutato in silenzio tante persone, ha fatto una scuola in Africa. Abbiamo tanti ricordi affettuosi con lui. Oggi siamo qui a pregare per lui per il tanto bene che ha fatto e anche per il male che non ha saputo evitare. Pensiamo a lui come credente che ha raggiunto la casa del Padre e come diceva San Paolo ai Corinzi: “Siamo sempre pieni di fiducia e sappiamo che, mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore”. È la speranza di una vita senza fine che conforti tutti coloro che lo ricordano e lo rimpiangono».
Il coro, l’organo e gli strumenti musicali degli alpini hanno accompagnato la celebrazione eucaristica. Le note e parole di Fratello sole e sorella luna hanno sottolineato il momento della Comunione, per ricordare che non si è soli, ma parte di una immensa vita dono del Signore. Un commiato sereno e pieno di simboli per un uomo che ha sempre guardato con gratitudine e ironia alla vita.
La celebrazione si è chiusa con un intervento di Padre Gianni di Radio Missione Francescana, a cui sono seguite le parole del suo socio Cesare Corti per bocca di uno dei figli. Infine il ricordo di Alessandro Ballerio a nome di tutti i famigliari: «Lui aveva un invidiabile ottimismo e aveva una presenza forte nella sua famiglia con i quattro figli, le quattro nuore e i sedici nipoti che gli hanno riempito gli occhi di amore». Poi anche il figlio Vittorio lo ha ringraziato anche “per esser stato duro”.
La preghiera dell’alpino e il suono della tromba con il Silenzio hanno chiuso la cerimonia. Al “Ragioniere” va tutto l’affetto di Varesenews. A lui dobbiamo molto, moltissimo, per aver creduto nel nostro progetto ed esserne stato a lungo protagonista al nostro fianco. Come ha ben ricordato anche il sacerdote, non sempre è stato facile, ma è stato di grande stimolo a far crescere e rendere migliore il nostro lavoro.
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