Mentre le mamme ucraine vanno a scuola di italiano, i bimbi giocano con i volontari
Nato dalla collaborazione tra l'associazione Anna Sofia e la Casa del giocattolo solidale, il progetto si svolge negli spazi comunali del centro di via Maspero
Mentre le mamme vanno a scuola per imparare la lingua, i bambini giocano in compagnia dei volontari: un efficace progetto di integrazione a Varese.
Tutto nasce dalla bella collaborazione fondata sulla solidarietà a favore dei rifugiati ucraini quella nata tra l’Associazione Anna Sofia, realtà impegnata nell’aiuto e la socializzazione di persone ucraine e La Casa del Giocattolo Solidale, associazione di volontariato nata per donare giocattoli e materiale scolastico ma anche attività ludiche e di sostegno allo studio a bambini e ragazzi di famiglie in difficoltà.
Mentre le mamme ucraine da poco arrivate in Italia frequentano negli spazi del Comune di Varese di via Maspero il corso di prima alfabetizzazione, attività davvero fondamentale per il loro approccio con la realtà italiana, i volontari della Casa del Giocattolo Solidale donano il loro tempo organizzando attività ludiche in compagnia dei loro figli, simpaticissimi bambini con una gran voglia di giocare e aprirsi al mondo.
«Nonostante le difficoltà con la lingua tra i volontari e i bambini ucraini è nato infatti subito un bellissimo legame, a dimostrazione che il gioco è davvero un linguaggio universale – racconta Ivan Papaleo, presidente della Casa del giocattolo solidale – Basta una palla, qualche pennarello o qualche costruzione e la magia è fatta!».
«Volentieri ci siamo attivati per mettere in contatto l’associazione Anna Sofia, che proponeva il corso di Italiano per le mamme ucraine, e la Casa del giocattolo solidale particolarmente attenta anche su diverse forme di integrazione, facilitate in questo casa dalla presenza di volontari di origine ucraina che lavorano con i bambini – racconta l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Varese Roberto Molinari – In questo modo più serenamente le mamme possono frequentare il corso, mentre anche i loro bambini beneficiano di un momento positivo di socializzazione».
L’iniziativa è sospesa per la prima settimana di luglio, causa ferie dell’insegnante di italiano.
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