L’Anpi saluta Ambrogio Vaghi

Il compagno Ambrogio Vaghi ci ha lasciato. Al cordoglio si accompagna la tristezza per la perdita di un’altra figura storica della sinistra varesina. Una lunga vita quella di Vaghi sempre coerente, con una visione della realtà senza paraocchi e con una disponibilità al dialogo in qualsiasi circostanza, se utile al rafforzamento degli obiettivi di miglioramento dei lavoratori e delle classi popolari.

Ambrogio Vaghi giovanissimo ha partecipato alla resistenza e alla ricostruzione dell’Italia democratica e repubblicana post-bellica.

Partendo dalla sua infanzia milanese, passando per la guerra, la resistenza, la cooperazione, la sua vita attiva nel PCI e al servizio della città di Varese, si ha l’opportunità di riconoscere una personalità autorevole, intelligente ed eclettica. Una persona aperta e ricettiva, pur conservando un carattere riservato e sensibile.

Tutto questo con una certa nostalgia è rintracciabile nel bel libro autobiografico dal titolo “Un Cardinale Rosso a Varese”.

Ma di Ambrogio non si può dimenticare, come accennato, la sua attiva partecipazione da giovanissimo alla resistenza e il suo ininterrotto attaccamento all’ANPI.

Dell’ANPI conosceva e rispettava fondamenti, quando quasi come monito sottolineava l’attualità dei valori della resistenza e della nostra Costituzione. Valori di cui i giovani di oggi, anche se non resistenti, devono appropriarsi, perché costituiscono una garanzia per il futuro contro qualsiasi tentazione neo autoritaria o antidemocratica.

E a proposito di “Come si può fare Resistenza oggi” vogliamo ricordare un pensiero netto e chiaro che compagno Ambrogio Vaghi ci ha lasciato:” Resistere, resistere, resistere!”. Ma aggiungeva:” Ma non resistere per stare fermi o peggio arretrare, ma per essere pronti un giorno ad andare finalmente avanti e dare più polpa a questa nostra democrazia”.

Grazie Ambrogio, a te l’estremo saluto dei compagni di Varese e Induno Olona, con stima e riconoscenza. Varese, 20 luglio 2022